Non solo Occidentali’s Karma, i ponti tra culture si moltiplicano in Toscana in questo inizio di 2017, e ora è la volta della moda di guardare a oriente, e con una griffe 100% regionale ma che si ispira alla moda halal - ovvero la cosiddetta modest fashion: la moda islamica. Si tratta della nuova griffe Ma'an, dall'arabo Acqua, prodotta dall'azienda fiorentina Rosee srl e nata da un progetto di Bona Bonarelli, esperta di comunicazione nella moda da oltre 40 anni. Il progetto, spiegano gli organizzatori, mira esplicitamente a classificarsi come punto di incontro tra culture. Un modo di vestire le donne senza barriere di religione o di costume.
La griffe è stata lanciata pochi mesi fa, e ad oggi è già presente in alcune importanti boutique, tra cui LuisaViaRoma a Firenze, Gente a Roma, Re a St. Tropez, Helga Design a Tel Aviv, Drake Store a Ginevra. La collezione si declina in mantelle, abiti, soprabiti portati come vestaglie, pantaloni-pigiama e jellabah (la tradizionale tunica). Oltre a turbanti, velette e borse di velluto impreziosite da gioielli-pesci che richiamano l'acqua, simbolo della collezione ma anche di purezza e prosperità. I tessuti sono preziosi, come velluti, sete, rasi e resca (un tessuto prettamente maschile), reso femminile dall'inserimento del filo d'oro.