Cultura/ARTICOLO

Mistero Gioconda, rush finale Dna sui resti del Sant'Orsola

Le otto spoglie venute alla luce durante gli scavi all'ex convento di Firenze saranno analizzate dall'Università di Bologna

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Ancora quattro o cinque mesi e si potrà mettere la parola fine al mistero sui resti di Lisa Gherardini, più conosciuta come Monna Lisa. Si sono conclusi i lavori di scavo nell’ex convento di Sant’Orsola a Firenze che hanno portato alla luce otto scheletri, che potrebbero risalire al 1524, l'anno in cui fu sepolta la Gherardini: uno di questi potrebbe appartenere proprio alla nobildonna fiorentina ritratta da Leonardo nella Gioconda.

A dirlo saranno le analisi condotte nei laboratori del dipartimento di antropologia di Ravenna dell’Università di Bologna, che procederà con gli esami del Carbonio 14 e per ultimo effettuerà il test del Dna, per confrontarlo con i figli di Lisa Gherardini, sepolti insieme al padre nella Chiesa della Santissima Annunziata a Firenze. Le spoglie sono partite oggi alla volta di Ravenna per quello che sarà l’ultimo atto della ricerca di Monna Lisa portata avanti dallo studioso Silvano Vinceti del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali su richiesta della Sovrintendenza archeologica della Toscana.
"I resti saranno assoggettati alla prova del carbonio 14 per scoprirne il periodo storico di appartenenza - ha spiegato Vinceti - all'esame istologico per verificare l'età dei corpi da cui provengono, a quello dei metalli pesanti per individuare l'eventuale presenza di malattia e al test del Dna. Dopodiché, si spera, potremo capire se abbiamo svelato il mistero di chi fosse veramente Monnalisa".

Gli scavi hanno portato il complesso di Sant’Orsola alla ribalta internazionale e il prossimo passo sarà proprio il recupero e la valorizzazione da parte della Provincia di Firenze dell’ex convento, che in futuro dovrebbe ospitare due musei: uno legato proprio a Leonardo e uno dedicato a Pinocchio.