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Meteo pazzo, proteggere le cittàLa Toscana chiama l'Australia

Oggi incontro all'Università di Siena con Nigel Tapper. Il climatologo propone una serie di soluzioni architettoniche e paesaggistiche per difendere le città dal riscaldamento globale

/ Redazione
Lun 1 Settembre, 2014
maltempo

Riscaldamento globale. Cambiamenti climatici troppo rapidi. Fenomeni metereologici estremi. Quale impatto sulle grandi città. Come proteggere le popolazioni. Quali soluzioni architettoniche, costruttive e paesaggistiche che limitino i danni.

Se ne parla giovedì 4 settembre all'Università di Siena con uno dei più eminenti climatologi a livello mondiale, l’australiano Nigel Tapper, Premio Nobel nel 2007 insieme ad Al Gore. Adattare le città ai cambiamenti del clima è una questione sempre più urgente: è di pochi giorni fa l’allarme dell’Oms, che stima in 60 milioni ogni anno le vittime dei disastri naturali legati al clima, più che triplicati dal 1960.

Il professor Tapper, docente alla Monash University di Melbourne, sarà in Ateneo nell’ambito dei contatti e dei progetti tra i membri del Sustainable Development Solutions Network, la rete globale promossa dall’ONU sui temi della sostenibilità.

L’Università di Siena è infatti coordinatore della rete Med Solutions per l’area mediterranea, mentre la Monash University coordina le attività dell’area dell’Australia e Pacifico, è promotrice del Deep Deacarbonization Pathways Project e si occupa della ricerca sui cambiamenti climatici.

La conferenza pubblica all’Università di Siena si svolgerà nell’aula Magna storica del palazzo del Rettorato, in via banchi di sotto 55, dalle ore 14.30.

“All’Università di Siena – ha spiegato Tapper - illustrerò le soluzioni per contrastare il caldo eccessivo negli ambienti urbani e per sopperire alla scarsità di acqua, che stiamo sperimentando nelle città dell’Australia del sud. Abbiamo visto che piccole riduzioni di temperatura, che possono essere raggiunte introducendo spazi verdi e attuando accorgimenti per il risparmio idrico, possono avere grandi vantaggi sulla salute degli abitanti e potenzialmente salvare molte vite".

"Le città del sud dell’Australia hanno un clima simile a quello delle grandi città del Mediterraneo – ha chiuso il professore -, per questo vogliamo confrontarci con i ricercatori di quest’area, sviluppando progetti comuni”.