Studiosi, esperti della comunicazione e leader del sistema moda a livello internazionale si incontrano oggi a Firenze all'Auditorium di Sant'Apollonia, per la conferenza "Fashion Industry and the GLAM Community", di Europeana Fashion, organizzata dalla Fondazione Rinascimento Digitale.
Si tratta di un progetto concepito per indagare le connessioni tra moda e cultura, interpretati attraverso le lenti dei nuovi media che hanno segnato una rivoluzione nell'uso e nella conservazione del patrimonio culturale, quindi anche della moda. GLAM in questo caso significa "Galleries Libraries Archives Museum", vale a dire la comunità culturale legata alla moda. Il filo conduttore che unisce gli interventi dei relatori del convegno è l'importanza del patrimonio fashion - foto, video, bozzetti, modelli, costumi, abiti di personaggi famosi, accessori e tanto altro - che oggi attira un crescente riconoscimento anche da parte dei creatori: case di moda e i rispettivi archivi.
La conferenza segna l'inizio di "Europeana Fashion", un progetto triennale che dal maggio 2013 al marzo 2015 consentirà di pubblicare online più di 700.000 oggetti digitali legati alla moda, che vanno dall'abbigliamento agli accessori storici, dalle fotografie ai manifesti, dai disegni ai bozzetti, dai video alle cataloghi di moda, e molto altro. Nei primi anni del XX secolo, diverse istituzioni culturali pubbliche e private e le più importanti musei di arti applicate in Europa hanno cominciato a raccogliere e conservare i materiali legati alla moda. Al fine di evitare la dispersione di questo materiale, Europeana Fashion si è posta l'obiettivo di creare un grande archivio digitale, sempre aggiornato. Co-finanziato dalla Commissione Europea, il progetto è coordinato da FRD (Fondazione Rinascimento Digitale), sostenuta dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e con sede a Firenze, nata con l'intento di sviluppare e promuovere l'adozione di tecnologie ICT nell'ambito dei Beni Culturali.
Il network Fashion Europeana riunisce 22 partner provenienti da 12 diversi paesi europei, tra cui alcuni dei più importanti musei, archivi e collezioni pubbliche e private, oltre a 3 partner tecnici e 19 fornitori di contenuti.
L'eredità di moda non è solo il patrimonio di un marchio, ma rivela anche l'identità di un paese e del suo saper fare. Gli archivi non si limitano più a conservare i documenti e vecchi indumenti o il ricordo del sogno del fondatore: creano i codici, e creano le linee su come mantenere viva l'identità del marchio e dei valori ad esso legati. Musei, biblioteche e istituzioni accademiche rappresentano quindi luoghi strategici, nei quali un ruolo decisivo è giocato da Internet e tutti i nuovi media.
"L'obiettivo della conferenza - spiega Alessandra Arezzi Boza, responsabile Comunicazione e Content Manager di Europeana Fashion - è quello di analizzare i vari aspetti della moda in rapporto con i media e di valutare le diverse posizioni teoriche, tenendo in considerazione l'aspetto pratico ed i diversi punti di vista, dando voce alle opinioni di esperti importanti e all'avanguardia in campo ".
Per ulteriori informazioni sul progetto, visitare il sito web: www.europeanafashion.eu
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Memoria digitale della "Fashion Industry": la conferenza FRD
La conferenza è l'inizio del progetto triennale "Europeana Fashion", che consentirà di veicolare online più di 700.000 oggetti legati alla moda

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