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Medico di famiglia, un "bene nazionale"

Si è chiusa  con successo la seconda edizione dell'iniziativa con tanti eventi tra Toscana e Umbria: coinvolti poliambulatori, farmacie e pazienti. Nel 2012 la Festa si terrà in tutta Italia

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Si è conclusa con una cena di gala per circa un centinaio di ospiti la seconda edizione della Festa del Medico di Famiglia che quest’anno si è svolta in Toscana e in Umbria. Una settimana di eventi che hanno coinvolto le farmacie delle principali città, i poliambulatori e le sedi dell’Ordine, con incontri tra cittadini e medici per sviluppare nuove forme di comunicazione e relazione alla luce dei cambiamenti in atto nella società.
Per questo motivo il Comitato promotore ha commissionato un sondaggio all’Istituto Freni (presentato lunedì scorso), nel quale sono stati individuati alcuni punti topici di questa relazione: la crisi economico-finanziaria di livello internazionale, che sta modificando gli usi nel nostro vivere quotidiano, il ricorso sempre più accentuato agli ospedali come primo punto di riferimento per le cure, la necessità di recuperare un dialogo sempre più stretto tra medico e cittadino.

Temi che sono stati affrontati nelle interessanti serate svoltesi presso le sedi dell’Ordine dei Medici di Firenze e Perugia, e che hanno registrato l’adesione di oltre 70 medici oggi presso il Centro di formazione “Il Fuligno” di Firenze. Nel corso di un’intera giornata di dibattito sono state sottolineate varie peculiarità del ruolo del Medico di famiglia. Tra i temi trattati nel corso degli interventi (particolarmente apprezzati Antonio Panti, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze e il professor Gianfranco Gensini, preside della Facoltà di Medicina) sono risultati di grande interesse quelli relativi alla necessità di un miglioramento dell’immagine del medico stesso, sia attraverso responsabilità che meritano miglior apprezzamento (ad esempio nei siti ospedalieri dove attualmente il ruolo ricoperto risulta essere in linea, al massimo, con quello di un infermiere specializzato), sia per quanto riguarda i default economici che spingono verso una razionalizzazione dei costi mettendo così in seria difficoltà il già precario equilibrio nei servizi offerti.

“Nei prossimi trent’anni, secondo le stime internazionali, l’età media della popolazione crescerà di ulteriori 7 anni, portando un incremento nei costi di gestione del servizio sanitario stimabile in un +30%”
è stato spiegato. Motivo per il quale, secondo i medici, ipotizzare tagli alla sanità corrisponde a voler accrescere le difficoltà del settore, con conseguenti ulteriori costi successivi. Ecco perché il ruolo del Medico di Famiglia deve tornare ad essere quello apprezzato in passato. L’alto livello professionale offerto assicura non solo un miglior contatto interpersonale, ma anche una pronta risposta a quelle esigenze da parte del cittadino che possono essere affrontate nella fase precedente il ricorso ai pronti soccorso.
Gli organizzatori hanno ufficializzato che nel 2012, per la terza edizione, la Festa del Medico di Famiglia, in accordo con l’Ordine dei Medici, avrà valenza nazionale.

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