Bed and breakfast, affittacamere, case-vacanze, ostelli: sono le piccole strutture extra-alberghiere della Toscana, una realtà che pesa sempre di più sul comparto turistico regionale. Si tratta di oltre 14.800 imprese che per rimanere competitive devono imparare ad andare sul mercato online. Se ne è parlato questo pomeriggio a BTO in una tavola rotonda organizzata dall'associazione In Your Tuscany, nata proprio per aiutare le piccole strutture recettive a fare rete e dotarsi di strategie di web marketing all'avanguardia.
“Nel 2011 il 50% dei turisti in Toscana ha dormito in una struttura extra-alberghiera – spiega la presidente di In Your Tuscany, Cristina Pagani – per promuoverci abbiamo realizzato un portale in italiano e inglese e presto lanceremo la versione in tedesco.”
Al centro del dibattito, le tattiche da adottare per attrarre i turisti internazionali su Internet senza spendere una fortuna. Il primo passo è sicuramente creare un sito web curato, con immagini e grafica che diano fiducia al cliente, e una piattaforma di booking che funzioni davvero, ma non basta.
Oggi il marketing funziona quando riesce ad emozionare, a cogliere il lato umano: bene quindi un video con un'intervista ai proprietari del B&B, che ci mettono la faccia e si fanno conoscere dal futuro cliente, ma anche un blog, dove chi gestisce il piccolo hotel può raccontare il territorio in cui vive, condividere fotografie e ricette.
I social network sono fondamentali, Facebook e Twitter ma a sorpresa anche Youtube, oggi il secondo canale dopo Google dove fare ricerche online e dove molti vogliono trovare un video dell'albergo dove andranno a soggiornare. Senza dimenticare il mobile: il 20% delle ricerche di hotel sono fatte attraverso iPhone o e in futuro per ciascuna struttura sarà essenziale dotarsi di una applicazione mobile per il proprio sito.
