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Manifatturiero in ripresa In crescita l'occupazione

Dall'indagine di Confindustria a Unioncamere, la produzione industriale nel secondo trimestre 2010 cresce del 3,6% e il dato occupazionale segna un +0,7%

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Il comparto manifatturiero toscano conferma, nel secondo trimestre 2011, il positivo andamento già evidenziato nel primo scorcio dell’anno. Secondo l’indagine trimestrale realizzata da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, nel periodo aprile-giugno 2011 la produzione industriale regionale ha fatto segnare un incremento del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando la performance di inizio anno. Si tratta del sesto trimestre consecutivo in positivo, ma i tassi di crescita registrati restano relativamente deboli per consentire il recupero, in tempi rapidi, dei livelli produttivi pre-crisi. Si indebolisce inoltre il ritmo di crescita del fatturato, passato al +3,8% su base annua dopo il +4,8% di inizio anno.

Buone notizie dal mercato del lavoro: dopo aver mostrato i primi timidi segnali di ripresa nel corso del primo trimestre dell’anno, il dato occupazionale segnala un consolidamento della crescita, con un +0,7%, con i maggiori incrementi concentrati nelle grandi imprese. I dati sulla Cassa Integrazioni Guadagni confermano in effetti il progressivo allentarsi delle tensioni sul mercato del lavoro: nel secondo trimestre 2011 le ore autorizzate al comparto manifatturiero sono diminuite complessivamente del 26,5% rispetto al corrispondente periodo del 2010.

A livello dimensionale, le piccole imprese (da 10 a 49 addetti) mostrano un lieve rallentamento della già flebile crescita produttiva, fermandosi al +1,5% dopo il +2,3% del trimestre precedente.
Ad eccezione del dato occupazionale, le migliori performance sono realizzate dalle medie imprese (50-249 addetti), che confermano il positivo andamento di produzione (+7,3%) e fatturato (+8,3%) mostrando, inoltre, una significativa crescita degli ordinativi, saliti dell’8,7% nel trimestre. Si rafforza la crescita dei livelli produttivi per le grandi unità produttive (oltre 250 addetti), che si portano al +6,7% dopo il +4,6% del trimestre precedente.

La ripresa produttiva in atto non interessa ancora tutti i settori produttivi, e conferma i principali andamenti già osservati nel corso della precedente rilevazione. Dei 15 settori monitorati, sei fanno segnare flessioni produttive: il legno e mobilio (-4,8%), i mezzi di trasporto (-4,0%), le riparazioni e installazioni (-0,6%), i minerali non metalliferi ed i metalli (-0,1%), le manifatture varie (-1,0%). I restanti settori registrano incrementi produttivi, seppure con intensità different
i. Ancora modesta la crescita della produzione del comparto alimentare, che resta in positivo ma vede un incremento contenuto al 2,6%. Modesta anche la dinamica registrata da chimica, gomma, plastica (+1,1% dopo il +1,6% dello scorso trimestre), mentre la farmaceutica conferma il rimbalzo di inizio anno e mette a segno un +29,8%.
Resta positivo nel complesso l’andamento del comparto moda, con i settori di specializzazione (+4,9% il tessile, +2,9% l’abbigliamento, +16,3% il pelli e cuoio e +6,7% le calzature) che consolidano la ripresa produttiva già avviata nei precedenti trimestri. Rallenta infine la crescita dei livelli produttivi per meccanica ed elettronica: la prima fa segnare un +7,3% dopo il +10,9% del trimestre precedente, mentre la seconda si ferma al +1,6% dopo che -nel primo scorcio dell’anno- aveva fatto registrare una crescita del +3,8%.

Malgrado i dati di consuntivo confermino -nel complesso- una relativa stabilità degli andamenti rispetto al marcato rallentamento che aveva caratterizzato la fine del 2010, le aspettative a breve termine degli imprenditori fanno registrare un lieve peggioramento del clima di fiducia da questi espresso.

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