Buone notizie per l'industria manifatturiera toscana che conferma il 2015 da poco passato come l'anno della svolta, come rivela l'indagine Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana. Dati alla mano fra ottobre e dicembre, la produzione delle imprese manifatturiere toscane (con almeno 10 addetti) è infatti cresciuta del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, facendo marcare inoltre un’accelerazione rispetto al positivo andamento del III trimestre.
La crescita realizzata nella seconda parte dell’anno porta in positivo il bilancio dell’intero 2015, con un incremento della produzione che si è attestato al +0,9% rispetto all'anno precedente. Guardando al 2014 torna infatti a crescere anche il fatturato (+1,0%), trainato dall’export (+3,1%), e si stabilizza la caduta degli ordinativi (solo -0,2%), anche in questo caso grazie al sostegno della componente estera (+1,6%). Riprendono poi a salire - in modo moderato - i prezzi alla produzione (+0,9%), nonostante il 2015 sia stato caratterizzato da un cedimento dei prezzi delle materie prime. Le notizie positive riguardano poi anche gli organici aziendali, con una percentuale del + 2.7 per gli occupati.
Brillanti poi le performance trimestrali del comparto alimentare (+7,9%), dei metalli e prodotti in metallo (+7,3%) e dei mezzi di trasporto (+9,2%), risultati che determinano una media annua ampliamente positiva per questi settori (rispettivamente +4,3%, +2,9% e +4,2%).
In significativa crescita infine anche l’industria meccanica (+3,6%) e lachimica, gomma e plastica (+4,8%), mentre registrano variazioni positive decisamente più contenute i minerali non metalliferi (+0,9%) e l’elettronica(+1,2%), che infatti nella media annua non riescono a sganciarsi dal segno negativo (-0,8% e -0,3%).
In questo contesto di generale miglioramento, solo 4 comparti - tra i 15 complessivamente monitorati- rilevano dinamiche produttive in flessione nell’ultimo trimestre dell’anno. Si tratta della farmaceutica (-9%), del legno e mobilio (-4,7%), del pelli e cuoio (-2%) e delle calzature (-2,5%). Tra gli altri settori del sistema moda, torna in crescita l’abbigliamento (+1,5%) - che resta però in flessione nella media dell’anno (-2%)- e si rafforza il tessile (+2,1%), per il quale la media 2015 si solleva in terreno lievemente positivo (+0,4%).
A livello dimensionale, le piccole imprese, quelle cioè con un numero di addetti variabile da 10 a 49, continuano ad essere le più penalizzate dal lato produttivo (-0,1%) mentte si mantiene in crescita invece la produzione per le medie imprese (da 50 a 249 addetti), che infatti segnano nel trimestre un +3,7%. Le grandi imprese, quelle cioè con oltre 250 addetti, mettono a segno negli ultimi tre mesi dell’anno una positiva crescita produttiva, facendo registrare un +8,1% (+3,7% la media annua) che si accompagna ad un ampliamento degli organici aziendali (l’incremento occupazionale è del +3,1%) e ad una crescita del fatturato pari a +9,4%.