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Mafia, commemorazione strage Georgofili. Grasso: "Qui per non dimenticare"

il presidente del Senato ha partecipato ieri a Firenze alle celebrazioni per omaggiare le vittime della strage che colpì al cuore la città nel 1993. Oggi iniziativa con gli studenti in Santa Croce

/ Redazione
Sab 27 Maggio, 2017
Grasso

"È un'esigenza etica, morale essere qui. Ho vissuto insieme a questa città tanti momenti, anche di indagine, momenti anche di sofferenza e di dolore. Firenze ha saputo reagire, con dignità, senza però dimenticare. Oggi siamo qui per non dimenticare quei momenti terribili". Queste sono le parole del presidente del Senato Pietro Grasso, ieri a Firenze in Piazza della Signoria, per commemorare le vittime della strage avvenuta nel 1193 per mano della mafia.

Il presidente ha poi incontrato - questa mattina nel Cenacolo di Santa Croce - gli studenti di otto classi fioentine, nel corso di un'iniziativa organizzata da Spi-Cgil. "I giovani oggi hanno meno opportunità di quelle che avevamo noi alla loro età- ha detto Grasso - noi adulti abbiamo fallito e dobbiamo rimediare. Lavoro e legalità - ha continuato - non sono due pilastri separati l'uno dall'altro, sono, secondo me, sinonimi, sinonimi di dignità".
  
All'incontro in Santa Croce è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella che ha rivolto il suo appello ai giovani.  "Abbiate sempre la gioia della libertà di poter scegliere, non arrendetevi all'evidenza, non tutto è inconfutabile, mettetevi sempre in discussione" - ha detto il primo cittadino, ricordando poi quanto successo la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, "quando la mafia voleva fare ancora più male a Firenze e solo la provvidenza, nonostante la drammaticità e i morti di quella notte, fece sì che il Fiorino carico di tritolo non potesse essere lasciato nel piazzale degli Uffizi". "Voleva distruggere Michelangelo, Raffaello, Donatello: voleva distruggere la nostra cultura", ha concluso il sindaco spiegando che lui, allora 17enne e studente di liceo, la mattina seppe "di quanto era successo da una mia professoressa che ce lo raccontò tra le lacrime. Non avevo mai visto, e non ho più visto, una professoressa piangere".
 
Nel corso della cerimonia, svoltasi al Cenacolo di Santa Croce, la presidente dell'Opera di Santa Croce Irene Sanesi, ha consegnato al presidente Grasso la medaglia della Fabbriceria con che da una parte ha la statua realizzata da Pio Fedi per la tomba di Giovanni Battista Niccolini inaugurata nel 1883, e dall'altra una praticamente uguale, la statua della Libertà di New York, inaugurata nel 1886 e che dalla prima potrebbe esse stata ispirata