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Ma dove? In biblioteca!

La campagna di comunicazione “Ma dove? In biblioteca” è stata realizzata con pubblicità sugli autobus, con distribuzione di segnalibri e locandine in 20 centri commerciali toscani, con spot di 30" in 65 sale cinematografiche toscane, con pubblicità su Firenze Magazine, Teatro Verdi di Firenze, Metropoli Days, 50 giorni del cinema a Firenze, con 6 trasmissioni su Rete toscana classica dedicate alle biblioteche.

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Ma dove? In biblioteca!
Nell’ultimo decennio in Toscana numerosi interventi hanno dato luogo a importanti processi di rinnovamento o di creazione ex novo delle sedi delle biblioteche pubbliche (cioè le biblioteche comunali): tra 1999 e 2008 la Regione e gli Enti locali hanno cofinanziato quasi 70 interventi per oltre 42 milioni di euro. Uno scenario forse unico a livello nazionale.

Il rinnovamento delle sedi si accompagna anche a un rinnovamento dei servizi e delle loro modalità di offerta al pubblico: in biblioteca non si va soltanto per cercare libri; si possono leggere quotidiani e riviste, prendere in prestito film, audiovisivi o cd musicali, navigare in internet, seguire corsi di formazione a distanza, partecipare ad attività di animazione, si può chiedere l’assistenza di personale specializzato per le risposte alle proprie curiosità e interessi, alle esigenze di informazione per lo studio, il lavoro e la vita di tutti i giorni.

Ma si frequenta lo spazio della biblioteca pubblica anche per qualcos’altro ancora, qualcosa di immateriale, che prescinde dai servizi: perché offre occasioni di incontro fra i cittadini che hanno in comune l’età (gli adolescenti o gli anziani, per esempio), che nutrono interessi comuni, che vogliono creare delle iniziative, o semplicemente sfuggire alla solitudine metropolitana. La biblioteca è un luogo pubblico dove è di nuovo possibile parlare a qualcuno che non si conosce, un luogo di incontro tra persona e persona, non solo tra persone e cose (i libri o altri documenti); una piazza civica, un’agorà, luogo pubblico per eccellenza, punto di aggregazione dei cittadini.

Eppure sono ancora molti coloro che non sono mai entrati in una biblioteca: le statistiche ci dicono che in media solo il 7% dei cittadini toscani utilizza la biblioteca pubblica, che i prestiti sono solo 1,15 per abitanti. Viceversa, è alto l’indice di fidelizzazione: gli utenti abituali, cioè, sono molto soddisfatti, la biblioteca tende a servirli sempre meglio, ma difficilmente riesce a catturare il cosiddetto “non-pubblico”.