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L'Università di Pisa mette i cavalli allo specchio: si riconoscono?

Esperimento pilota di un team di ricercatori effettuato su quattro esemplari, a breve nuovi test per confermare se i cavalli hanno le stesse prerogative degli esseri umani. Ecco i primi risultati

/ Redazione
Lun 5 Giugno, 2017
cavallo

I cavalli possono riconoscersi allo specchio? A questa domanda prova a rispondere uno studio dell'Università di Pisa pubblicato sulla rivista scientifica PlosOne: un team di ricercatori dell'ateneo - composto da Paolo Baragli, Elisa DemuruChiara Scopa ed Elisabetta Palagi - ha indagato e osservato i cavalli per capire se hanno le stesse prerogative degli esseri umani o di altre specie come - ad esempio - le scimmie antropomorfe, gli elefanti asiatici o i delfini. Tutte specie che hanno in comune un "cervello complesso" e un sistema sociale, anche questo, "complesso". 

"La capacità di riconoscersi allo specchio - spiega Elisabetta Palagi - è da considerare elemento predeterminante in forme sociali complesse, sia dal punto di vista cognitivo che empatico".

Per studiare il comportamento dei cavalli il gruppo di ricerca ha utilizzato il "mark test", una tecnica che consiste nell'applicare sul corpo dell'animale una marcatura colorata che il cavallo può vedere solo attraverso una superficie riflettente. L'obiettivo è quello di cercare di capire se l'animale riesce a vedere l'oggetto estraneo sul proprio corpo, magari attraverso una reazione naturale, come quella di provare a grattarlo via. Oltre alla marcatura colorata è stata applicata sul corpo dei cavalli selezionati per l'esperimento anche una marcatura trasparente che non stimola però reazioni "visive" ma garantisce le stesse sensazioni "tattili" della colorata. Durante il mark test tre cavalli su quattro hanno interagito con la marcatura, grattandosi la guancia dove si trovava l'elemento colorato. 

Risultati che - ad oggi - ancora non confermano pienamente la capacità del cavallo di riconoscersi ma hanno evidenziato partiolari comportamenti dell'animale. "Subito dopo aver esplorato la loro immagine riflessa - ha spiegato ancora Palagi - i cavalli guardavano dietro lo specchio, come a voler verficare l'assenza o la presenza di un altro individuo". 

Risposte ai test messi in atto dal team di ricerca che quindi necessitano di ulteriori approfondimenti dopo l'indagine pilota avviato dall'Università di Pisa. Altri studi - spiegano dall'ateneo - che si baseranno su metodologie sperimentali nuove. "La difficoltà di rimuovere la marcatura - chiosa Paolo Baragli - potrebbe indurre nei cavalli stati d'ansia e frustrazione che inevitabilmente ridurrebbero la motivazione a rimuovere il segno colorato". 

Intanto sono stati eseguiti nuovi test su un campione più numeroso di esemplari a San Marcello Pistoiese, presso di il Centro di addestramento etologico ed a breve partirà l'analisi dei dati raccolti.