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Lotta al tumore del pancreas: Pisa studia una cura innovativa

Il progetto della ricercatrice dell'Ateneo pisano Leticia Leon ha vinto un premio internazionale e riceverà 100.000 euro di finanziamento

/ Redazione
Ven 4 Marzo, 2016
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Il cancro al pancreas è forse la più aggressiva tra le forme tumorali ma nei prossimi anni grazie a uno studio dell’Università di Pisa sarà possibile trattarlo più tempestivamente e in modo maggiormente efficace. Aggredire il tumore del pancreas attraverso la caratterizzazione farmacologica e molecolare di nuovi modelli preclinici – integrati con la casistica chirurgica – per ottimizzare la scelta terapeutica e migliorare gestione clinica e prognosi dei pazienti affetti da questo tipo di tumori, è infatti il nocciolo del programma di ricerca presentato dalla dottoressa Leticia Leon al congresso Eortc-Pamm di Anversa e premiato dal comitato scientifico fra oltre cento ricerche di farmacologia antitumorale.

Il riconoscimento agli studi della dottoressa Leon è al tempo stesso un premio al lavoro di squadra (che si aggiunge a quello già ottenuto nel 2015 dalla stessa Leon, già vincitrice del bando Marie Curie iCARE) al Cancer Pharmacology Lab dell’Ateneo – situato all’Ospedale di Cisanello – la cui forza è l’integrazione fra ricerca e assistenza.

Con l’occasione l’Università riceverà 106.600 euro che permetteranno di finanziare le ricerche della dottoressa Leon nel Cancer Pharmacology Lab, creato dalla dottoressa Elisa Giovannetti, a sua volta vincitrice del grant Start-Up dell’Airc (da 750.000 euro), in collaborazione con il professor Ugo Boggi, ordinario di Chirurgia dell’Ateneo pisano, nonché direttore dell’Unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti dell’Aoup.

Sempre nel Cancer Pharmacology Lab, e a stretto contatto con l’èquipe di Boggi, lavora anche il dottor Nicola Funel, che dichiara: “La dottoressa Leon ha un’approfondita conoscenza di software e metodologie per l’interpretazione di complesse analisi genetiche, ottenuta a seguito del Master in Bioinformatica alla VU University di Amsterdam. Il suo lavoro fornirà un contributo importante alla caratterizzazione farmacologica e molecolare dei nuovi modelli preclinici ottenuti tramite la collaborazione con il team chirurgico pisano, che ha un’esperienza di rilievo internazionale nel trattamento dei tumori del pancreas”.