La Toscana potrebbe diventare il “granaio” italiano degli agricoltori del futuro. Lo Stato-contadino venderà o affitterà i suoi campi ai giovani agricoltori. E la Toscana è di gran lunga in pole position a livello nazionale con un bacino di terreni pari a 17.698 migliaia di metri quadri da poter mettere a disposizione.
Con i suoi 5.898 migliaia di metri quadrati, l'Emilia Romagna è seconda a grande distanza dalla Toscana. Terza la Puglia con 5.096.
L'idea di riportare i campi dismessi a nuova vita facendo lavorare i giovani venne due anni fa a Enrico Letta, ma il decreto applicativo è stato firmato solo qualche giorno fa dal ministro dell'agricoltura Maurizio Martina. Dunque la legge diventa operativa.
A livello nazionale i terreni coinvolti nei progetti appartengono nello specifico al Demanio (per 2480 ettari), alla Forestale (2148), al Centro ricerce agricoltura del Ministero (882) e all'Ente Risi (42). Da definire quanti ettari ci siano da sfruttare a favore dei giovani agricoltori in Toscana.
Nel complesso, però, il ministero mette sul piatto 5.550 ettari di terreni agricoli pubblici - pari a circa 7mila campi da calcio – che da settembre saranno concessi in affitto o ancora meglio ceduti.
I giovani interessati dovranno impegnarsi almeno per 20 anni e destinare quelle terre alla coltivazione. Che si tratti di affitto o di vendita gli under 40 potranno godere di un diritto di prelazione che sarà reso ancora più solido dal decreto competitività in discussione alla Camera.