Il Vin Santo da sempre rappresenta l'ospitalità toscana, oltre ad essere un prodotto tipico della regione. Non c'è pranzo o cena che finisca senza un goccio di Vin Santo e la frase di rito è sempre stata: “Lo gradireste un goccio di vinsanto?”
Offrirlo agli amici è una tradizione ancora viva, ricordo di un tempo in cui ogni famiglia lo produceva secondo la propria ricetta segreta.
La produzione enologica è uno degli elementi caratterizzanti del territorio di Torrita di Siena, in particolare Montefollonico è zona di impianto di vitigni DOC, IG ed IGT, diventando così “Il borgo del Vin Santo” per tutti i cultori dell’enologia ad alto livello. Qui i produttori si dedicano alla salvaguardia di un prodotto di nicchia a cui sono legate antiche tradizioni e valori.
Anche quest'anno poco prima del Natale si rinnova l'appuntamento con la festa dedicata a questo vino dolce. Fino all'8 dicembre la X edizione di “Lo gradireste un goccio di Vin Santo?” presenta un calendario di eventi legati alla produzione dei Vin Santo locali e ripercorre il sapiente lavoro di produzione del vino che gli antenati hanno lasciato in eredità.
Concerti, serate musicali, incontri e tavole rotonde, cene di gala, laboratori del gusto e degustazioni di Vin Santo, Eiswein e prodotti tipici della tradizione locale ed austriaca per le vie del borgo animeranno i giorni dal 3 all'8 dicembre, per concludere domenica con la premiazione dei vincitori del Concorso “Il miglior Vin Santo fatto in casa”.
Il programma completo
Enogastronomia/ARTICOLO
Lo gradireste un goccio di Vin Santo?
A Montefollonico fino all'8 dicembre il vino che racconta la storia e le tradizioni toscane

cantucci e vinsanto