Ieri sera a Livorno c’è stata una cena di finanziamento per il restauro e il recupero del Teatro San Marco, luogo dove nel 1921 nacque il Partito Comunista Italiano da una scissione dai socialisti. All’evento ha preso parte anche il presidente della Regione Enrico Rossi, che ha detto come "non può e non deve andar perduto il luogo che dette vita a un partito, il Pci, che tanta influenza ha avuto nella lotta contro il fascismo e nella costruzione dell'Italia democratica nel dopoguerra". Nell'occasione Rossi riflettendo sull'attuale fase della sinistra italiana ricorda le parole con cui Antonio Gramsci ripensò alle ragioni che portarono alla nascita del Partito comunista d'Italia: "Fummo travolti dagli avvenimenti, fummo senza volerlo un aspetto della dissoluzione generale della società italiana, diventata un crogiolo incandescente...".
La Regione Toscana, nell'autunno dello scorso anno, ha stanziato 25mila euro per sostenere il progetto del dipartimento dei lavori pubblici del Comune di Livorno per la messa in sicurezza e il consolidamento delle parti più deteriorate del paramento murario dell'ex teatro.
"Nessuno - sottolinea Rossi - può criticarci per questo intervento della Regione. Sono questi, d'altro canto, i tempi miseri nei quali si discutono ampi stanziamenti per costituire un museo del fascismo a Predappio; mentre ad Affile esiste già un vergognoso e macabro monumento al generale fascista Rodolfo Graziani". Alla cena sono intervenuti inoltre anche Roberto Negrini, presidente Comitato Salva il Teatro San Marco di Livorno; Alessandro Aurigi, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Livorno; Giovanni Gozzini, professore di Storia contemporanea dell'Università di Siena.