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Livorno, ecco il piano per il futuro del porto

Piattaforma Europa entro il 2022, scavalco entro il 2018 e entro tre anni saranno allargate le gallerie della vecchia linea appenninica per farci passare anche treni carichi di auto e container. 

/ Redazione
Mer 19 Luglio, 2017

Che la Toscana punti sulla competitività del porto di Livorno lo confermano gli ingenti finanziamenti, lo conferma il fatto che nel dicembre scorso è stato inaugurato il nuovo terminal ferroviario merci della Darsena che è uno dei più grandi a livello nazionale, lo conferma l’impegno del Governatore Enrico Rossi per il progetto della Piattaforma Europa. Progetto che dovrebbe trasformarsi in cantiere nel 2018. Questo almeno quello che si impegna a fare la Regione ora che lo stesso progetto – dopo la revisione del gruppo di Lavoro congiunto richiesto dall’Autorità di Sistema Portuale Livorno-Piombino e d’intesa con l’ente regionale - ha apportato, anche in virtù della nuova normativa vigente, alcune sostanziali modifiche al piano pur lasciando invariata la lunghezza della piattaforma (60 ettari circa).

"Siamo l'unica Regione in Italia ad aver investito qualcosa come 600milioni su due porti negli ultimi cinque anni: 300milioni a Piombino ed altri 300 a Livorno –ha sottolineato Rossi – Proprio per questo, visto che ci abbiamo messo i soldi, ne dobbiamo essere responsabili e controllare che il cronoprogramma si evolva secondo le previsioni". L'obiettivo è appunto partire con i lavori entro il 2018 – otto mesi per la progettazione affidata all'Autorità portuale, altri otto per le autorizzazioni – e concluderli in tre anni e mezzo dall'apertura del cantiere, nel 2022.

A questo scopo è stata istituita una task force, con un profilo tecnico ma anche politico, che vigilerà sulla progettazione e realizzazione dell'infrastruttura e che sarà presieduta dallo stesso Rossi.

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Pr quanto riguarda il vecchio progetto la parte che riguarda escavi e i sedimenti sarà messa a gara pubblica, mentre quella che riguarda la realizzazione del terminal sarà a carico del privato. Il Governatore è fiducioso che si troveranno preso anche i finanziatori prevedendo – inoltre – che i lavori potranno terminare nel 2022 con 4 anni d’anticipo rispetto al 2026 come previsto inizialmente.

Ad accrescere la competitività della città labronica, anche un importante accordo con Ferrovie dello Stato. "Ferrovie dello Stato – ha aggiunto Rossi -  si impegna a dare avvio ai lavori per lo scavalco entro il 2018. Firmeremo un accordo ora a luglio. C'è anche l'impegno a verificare il prolungamento dei binari dell'interporto verso Collesalvetti e Vada, il che significa che il porto di Livorno potrebbe diventare l'infrastruttura più attrezzata a portare le merci sulla linea ferroviaria nazionale".  Non solo: da agosto 2018 in tre anni Ferrovie interverrà per allargare le gallerie della vecchia linea appenninica in modo che vi possano passare anche treni carichi di auto e container. Saranno spesi 700 milioni e in questo modo Livorno sarà ancora più competitivo, con accesso via ferro verso il nord-est e il nord Europa. Con l'Emilia Romagna è già stato firmato un accordo per un trasporto suppletivo su gomma nei tre anni di lavori.