IED si presenta a questa edizione di Pitti Uomo a pieno regime, 9 sedi, 40 tra i migliori studenti di moda e design e una collaborazione con uno degli artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella contemporaneità. Dagli anni settanta l’artista inglese Lindsay Kemp e la Lindsay Kemp Company hanno suscitato meraviglia e scandalo in ogni parte del mondo, con un incrocio straordinariamente eterodosso di stili, mescolando teatro e danza, tradizione e esperimento.
Per il 92/o Pitti Immagine Uomo, Kemp - che, tra l’altro, ha diretto per David Bowie lo Ziggy Stardust show - sarà ospite dell’Istituto Europeo di Design dal 12 al 15 giugno per un workshop ispirato al teatro Kabuki e alle stampe artistiche giapponesi l’Ukiyo-e, del periodo Edo. Il workshop coinvolgerà 40 studenti di IED, che sotto la guida di Kemp e la supervisione di Giovanni Ottonello, Art Director IED, creeranno i costumi per lo spettacolo finale, grazie a tessuti e prodotti provenienti da aziende del territorio comasco e toscano.
[it_gallery]
La performance finale – che coinvolgerà alcuni interpreti di Kemp (Daniela Maccari e Alessandro Pucci) e Kemp stesso come protagonista – andrà in scena il 15 giugno presso il suggestivo Chiostro del Museo Novecento di Firenze. Gli studenti coinvolti nella realizzazione dei costumi prenderanno parte all’evento indossando le loro creazioni. Lo spettacolo conclusivo “Kemp Dreams Kabuki Courtesans” sarà un evento semi-improvvisato e irripetibile. Kemp e i danzatori evocheranno la figura di Okuni, fondatrice del kabuki, che interagirà con i giovani designer-modelli-cortigiane. Ad accompagnare il maestro dal vivo sarà Joji Hirota, acclamato musicista giapponese che per anni ha lavorato con Kemp e duetterà con lui attraverso percussione, flauto e canto, in una fusione tra antica tradizione e avanguardia contemporanea. Negli stessi giorni sarà allestita presso la sede di IED Firenze in via Bufalini una mostra dei disegni su seta realizzati da Kemp, che diventerà poi itinerante.
La magia degli spettacoli di Kemp ruota sempre intorno al suo personalissimo carisma come interprete: ballerino, attore senza parole, ipnotista, maschera ironica e inquieta, Kemp è sempre stato un artista spontaneamente poliedrico… ispirato da Lorca o Fellini, da Mick Jagger o Isadora Duncan, da Mirò o Mozart, Flamenco, Espressionismo o Butoh, e ispirando più generazioni di creatori di ogni tipo. Bowie è salito per la prima volta su un palcoscenico proprio con la compagnia di Kemp che gli ha insegnato a muoversi e a trasformarsi.
Per informazioni:
http://www.ied.it
[it_mappa]