Cultura/ARTICOLO

Linari, un borgo fortificato nella Val d'Elsa

A Barberino un luogo di grande fascino, ricco di storia

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013

Sulle colline di Barberino Val d’Elsa, lungo la strada per San Gimignano, sorge l’antico castello di Linari. Per secoli il fortilizio fu la sentinella che presidiò i confini tra Siena e la Val d’Elsa fiorentina, sbarrando la strada per Poggibonsi e Certaldo e costringendo gli eserciti a rallentare il passo e a muoversi nei boschi che ricoprono l’area. Già nella lega di San Donato in Poggio (1292), il castello venne annesso alla Repubblica di Firenze e fu assediato ed espugnato dalla truppe senesi nel 1432 subendo gravi devastazioni e la spoliazione di ingenti beni. Dopo la conquista di Siena da parte dei granduchi medicei, Linari perse il suo ruolo di avamposto fortificato e divenne proprietà di alcune nobili famiglie fiorentine. Nell’Ottocento il castello ha subito importanti interventi di ristrutturazione che hanno modificato la torre e le case che compongono l’agglomerato interno. Anche le mura e le porte di accesso hanno subito dei rimaneggiamenti che ne hanno alterato l’aspetto originario. All’interno delle mura sorge la chiesa di Santa Maria, oggi completamente abbandonata, che era usata dagli abitanti del borgo anche come postazione di avvistamento e sede delle assemblee popolari. Accanto al piccolo borgo fortificato di Linari, sorge la parrocchia dedicata a Santo Stefano presso la quale trovò ospitalità San Carlo Borromeo nel suo viaggio verso Roma. Al “castissimo” arcivescovo di Milano è dedicato un oratorio della piccola chiesa, che pur non presentando elementi architettonici di grande rilievo si distingue per il campanile, costituito da una torre quadrata in stile gotico. Una delle opere d’arte più importanti di Santo Stefano è un dipinto di Neri di Bicci, che raffigura la Madonna con il bambino e santi.