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L'immigrazione ringiovanisce Nuovi nati: il 20% è straniero

I nuovi cittadini ci consentono di evitare il declino demografico. La cittadinanza e il caso di Scandicci

/ Stefano Prizio
Mar 10 Dicembre, 2013
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E' la Toscana, con alcune regioni del Nord Italia, a detenere il primato della capacità di attrazione nei confronti di cittadini stranieri. Immigrati che risiedono e lavorano nella regione ed ivi costruiscono il loro futuro, anche affettivo e familiare. Da questo fenomeno deriva il cambiamento demografico al quale stiamo assistendo negli ultimi anni, con una "dinamica" delle nascite che assume caratteristiche inedite. E' il caso di di Santa Croce sull'Arno dove su dieci residenti ben due sono stranieri. E dove anche il dato delle nascite di bambini stranieri risulta eclatante, ben 4 su dieci.

RINGIOVANIRE: Il flusso dei migranti consente di ringiovanire la popolazione residente in Italia, senza l'apporto dei nuovi nati di origine straniera, il declino demografico italiano sarebbe evidente. Ma è grazie ai giovani stranieri che lavorano ed alimentano così la tenuta dello "stato sociale" che è possibile mantenere gli attuali livelli - peraltro in discussione a livello di Governo - del welfare. La popolazione italiana invecchia, la natalità declina, ma l'afflusso di giovani immigrati, soprattutto dai paesi terzomondisti e da quelli in forte via di sviluppo come la Cina e l'India, oltre all'alta natalità in seno alle famiglie di immigrati, consente di mantenere gli attuali livelli di equilibrio tra la popolazione non più produttiva e coloro che reggono il sistema con i contributi.

IN TOSCANA: Nel 2010 18 nuovi nati su 100 sono bambini stranieri. In numeri assoluti sui 32mila circa neonati quasi 6mila sono risultati essere stranieri. La tendenza è in costante aumento da alcuni anni. Nell'ultimo quinquennio l'incremento è del 37%. La natalità da coppie italiane è invece inesorabilmente in calo, nel medesimo quinquennio preso in esame si registra un laconico -2%. E' quindi evidente come senza l'apporto dei nuovo nati stranieri si assisterebbe ad una regressione demografica che metterebbe in pericolo gli equilibri ed il cosiddetto "patto sociale" tra le generazioni.

LA CITTADINANZA: E' da anni al centro del dibattito il problema del diritto di cittadinanza. L'aumento delle nascite di bambini stranieri impone riflessioni serie sull'acquisizione della cittadinanza italiana. Oggi, un bambini che nasce in Italia da genitori di cittadinanza straniera acquisisce i diritti di cittadinanza dei genitori e non quelli di cittadino italiano. Eppure sarà probabilmente l'Italia il paese dove il giovane si formerà, crescerà e risiederà per molti anni a venire, quando non per l'intera vita. Il problema degli "stranieri di seconda o terza generazione" è già stato affrontato in molti paesi europei, non senza dilanianti contrapposizione. Il dibattito per la scelta tra lo "ius soli", l'acquisizione della cittadinanza in base al luogo dove si nasce, e lo "ius sanguinis", la cittadinanza che deriva dalla filiazione, è destinato a tenere banco nel prossimo futuro quando, come è prevedibile, il fenomeno dei nati stranieri in Italia aumenterà ancora considerevolmente. Anche recentemente non sono mancate le polemiche per alcune prese di posizione sia del ministro Cancellieri che del leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo.

A SCANDICCI: Intanto in alcuni comuni si moltiplicano le iniziative per tentare di creare una cultura di dibattito sul tema. E' ilc asso del Comune di Scandicci che in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno scorso, ha invitato molti dei giovani di origine straniera residenti sul territorio:" A Scandicci ci sono 190 ragazzi nati da famiglie straniere- ha detto il sindaco Simone Gheri - molti di loro sono venuti aderendo alla nostra iniziativa che vuole essere di stimolo al Parlamento italiano affinché riconosca quella che consideriamo una semplice realtà, cioè che questi ragazzi sono già italiani benché la cosa non risulti dai loro documenti. Basta guardarli, cantano l'Inno di Mameli tutti assieme e a gran voce, e, al contrario di qualche giocatore della Nazionale, non ne sbagliano le parole".