È il toccante romanzo “Le otto montagne” di Paolo Cognetti ad aggiudicarsi la quarta edizione del Premio Vallombrosa, promosso dal Rotary Club Firenze Valdisieve. Già vincitore del Premio Strega, il romanzo dedicato all’amicizia e alla vita solitaria sulle montagne si aggiudica così il premio assegnato nell’incantevole cornice dell’Abbazia di Vallombrosa. Gli altri candidati erano Giorgio Boatti con “Sulle strade del silenzio” e Folco Terzani con “Il cane, il lupo e Dio”. La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 19 maggio a Vallombrosa.
Al mattino, prima della cerimonia, i tre finalisti hanno incontrato gli studenti dell’istituto statale Ernesto Balducci che hanno lavorato proprio sui libri finalisti. Le tre opere sono state segnalate da un gruppo di librerie fiorentine (Alfani Editrice, Alzaia, Florida, Fortuna, L’ora blu, La citè, Libreria dei lettori, Menabò, On the road e Punti fermi) chiamate a selezionare libri che rispondessero pienamente al tema suggerito per il 2018 ovvero 'I cammini dell'uomo tra scoperta, natura e fede'. La giuria del premio è composta da Riccardo Berti, presidente Rotary Club Firenze Valdisieve; Angelo Rabatti, presidente Commissione Rotary premio Vallombrosa; Diletta Nobler, Presidente Rotaract Firenze Centenario; Carmine Abate, scrittore; Paolo Ciampi, giornalista e scrittore; Zeffiro Ciuffoletti, storico ed emerito dell'Accademia dei Georgofili; Marco Mizza, priore dell’abbazia di Vallombrosa e Alberto Severi, giornalista e autore teatrale e Marco Vichi, scrittore.
“Il Premio ha lo scopo di sostenere il territorio in coerenza con lo spirito rotariano, cioè attraverso progetti tangibili - ha ricordati Riccardo Berti -. È un'iniziativa concreta di supporto a Vallombrosa, che negli ultimi tempi ha avuto l’attenzione della stampa a causa del suo declino turistico”. Sulla stessa lunghezza d'onda Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, che ha inviato un saluto. “Questo premio è un messaggio di ciò che può offrire la cultura per rivitalizzare Vallombrosa - ha scritto Giani -. E in nome della cultura la Toscana può sentire Vallombrosa come un luogo che parla al Futuro”.