Un'estate 'di fuoco' potrebbe essere definita così la difficile stagione passata caratterizzata da un livello di siccità superiore alla media stagionale, fattore che ha purtroppo contribuito a causare dall'inizio dell'anno un totale di ben 775 incendi e 1981 ettari boschivi andato letteralmente in fumo. Solo nei mesi di luglio e agosto si sono contati 427 incendi e 1600 ettari bruciati. Il doppio della media degli ultimi cinque anni. Il picco si è toccato domenica 16 luglio in cui si sono svolti in contemporanea 33 incendi boschivi e 12 incendi di vegetazione.
Il 'demone rosso' è stato domato da un eccezionale spiegamento di forze da parte della Regione Toscana che tra dirigenti, operai forestali e volontari ha schierato 4800 uomini operativi addestrati e 600 mezzi terrestri, per un totale di 140 squadre antincendio, oltre ai dieci elicotteri della flotta regionale che solo a luglio hanno effettuato 1432 ore di volo. In qualche caso è stata necessaria l’evacuazione di alcuni residenti ma solo a scopo precauzionale con il supporto dei vigili del fuoco.
Il costo dei danni degli incendi stimato dalla Regione Toscana è di circa 10 milioni di euro. Complessivamente per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi la Regione Toscana investe annualmente circa 9 milioni e mezzo di euro di cui il 60 per cento in prevenzione e il 40 per cento in lotta attiva. In Toscana si trova anche la Scuola antincendio di Monticiano punto di riferimento a livello europeo nel settore.
Intanto il divieto di abbruciamento dei materiali è stato prolungato e a causa degli incendi e dello stato di emergenza per la siccità saranno anche presi provvedimenti per limitare la stagione venatoria la cui riapertura è ormai alle porte, tenendo conto dello stato di sofferenza degli animali che abitano i boschi toscani. Nella preapertura sabato 2 e domenica 3 settembre, doppiette vietate contro gli uccelli acquatici (germani reali, alzavola e marzaiola) e i merli, e chiusura fissata per le ora 14 anziché per le 19. Il 2 settembre si potrà sparare alla tortora africana e al colombaccio, oltre ai corvidi dannosi per le covate, con popolazioni in eccesso, come cornacchie, gazze e ghiandaie; sarà consentita, in deroga, la caccia agli storni. Domenica 3 si potrà sparare invece solo a corvidi e storni. La stagione venatoria vera e propria inizierà come annunciato il 17 settembre e si concluderà il 31 gennaio.
Buone notizie arrivano dai metereologi del Lamma dal prossimo fine settimana sono previsti temporali e un brusco calo delle temperatura anche di nove gradi, per quest’anno il pericolo sembra scongiurato.
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