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L’estate di fuoco della Toscana: 1600 ettari bruciati dagli incendi

La Regione Toscana fa il punto sugli interventi e prende provvedimenti per limitare la riapertura della stagione venatoria

/ Costanza Baldini
Mar 29 Agosto, 2017
Incendi in Toscana

Un'estate 'di fuoco' potrebbe essere definita così la difficile stagione passata caratterizzata da un livello di siccità superiore alla media stagionale, fattore che ha purtroppo contribuito a causare dall'inizio dell'anno un totale di ben 775 incendi e 1981 ettari boschivi andato letteralmente in fumo. Solo nei mesi di luglio e agosto si sono contati 427 incendi e 1600 ettari bruciati. Il doppio della media degli ultimi cinque anni. Il picco si è toccato domenica 16 luglio in cui si sono svolti in contemporanea 33 incendi boschivi e 12 incendi di vegetazione.

Il 'demone rosso' è stato domato da un eccezionale spiegamento di forze da parte della Regione Toscana che tra dirigenti, operai forestali e volontari ha schierato 4800 uomini operativi addestrati e 600 mezzi terrestri, per un totale di 140 squadre antincendio, oltre ai dieci elicotteri della flotta regionale che solo a luglio hanno effettuato 1432 ore di volo. In qualche caso è stata necessaria l’evacuazione di alcuni residenti ma solo a scopo precauzionale con il supporto dei vigili del fuoco.

Il costo dei danni degli incendi stimato dalla Regione Toscana è di circa 10 milioni di euro. Complessivamente per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi la Regione Toscana investe annualmente circa 9 milioni e mezzo di euro di cui il 60 per cento in prevenzione e il 40 per cento in lotta attiva. In Toscana si trova anche la Scuola antincendio di Monticiano punto di riferimento a livello europeo nel settore.

Intanto il divieto di abbruciamento dei materiali è stato prolungato e a causa degli incendi e dello stato di emergenza per la siccità saranno anche presi provvedimenti per limitare la stagione venatoria la cui riapertura è ormai alle porte, tenendo conto dello stato di sofferenza degli animali che abitano i boschi toscani. Nella preapertura sabato 2 e domenica 3 settembre, doppiette vietate contro gli uccelli acquatici (germani reali, alzavola e marzaiola) e i merli, e chiusura fissata per le ora 14 anziché per le 19. Il 2 settembre si potrà sparare alla tortora africana e al colombaccio, oltre ai corvidi dannosi per le covate, con popolazioni in eccesso, come cornacchie, gazze e ghiandaie; sarà consentita, in deroga, la caccia agli storni. Domenica 3 si potrà sparare invece solo a corvidi e storni. La stagione venatoria vera e propria inizierà come annunciato il 17 settembre e si concluderà il 31 gennaio.

Buone notizie arrivano dai metereologi del Lamma dal prossimo fine settimana sono previsti temporali e un brusco calo delle temperatura anche di nove gradi, per quest’anno il pericolo sembra scongiurato.

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