Cultura/ARTICOLO

Leggere sotto l'ombrellone: cinque scrittori toscani consigliano un libro

Vanni Santoni, Ilaria Giannini, Marco Vichi, Pietro Grossi e Gabriele Ametrano ci svelano i libri da portare in vacanza

/ Costanza Baldini
Mer 21 Giugno, 2017
Leggere in spiaggia

Le parole crociate, un quotidiano o un mensile con gli ultimi gossip…cosa vi piace leggere in spiaggia? L’estate è ormai iniziata e noi abbiamo chiesto a cinque scrittori toscani di consigliarci un libro da portare sotto l’ombrellone, in montagna o in qualche capitale europea, ovunque! Basta essere in vacanza…

Vanni Santoni è uno scrittore fiorentino esperto di culture underground di cui ha parlato in “Muro di casse” e “Gli interessi in comune”. Nel suo ultimo libro “La stanza profonda” racconta il mondo dei giochi di ruolo. “Vi consiglio 'Niels Lyhne' di Jens Peter Jacobsen, perché è un classico cruciale – basterà dire che ispirò Thomas Mann per il suo Hans Castorp – poco letto in Italia e da poco uscito in una nuova bellissima veste nelle Luci di Iperborea”.

Ilaria Giannini giornalista e scrittrice nata a Pietrasanta ha pubblicato due romanzi "I provinciali" e "Facciamo finta che sia per sempre". Insieme a Federico di Vita ha scritto "I treni non esplodono" sulla Strage ferroviaria di Viareggio. “Vi consiglio 'Gilead' di Marilynne Robinson (è il primo libro di una trilogia ambientata nella profonda provincia americana a metà degli anni Cinquanta), si tratta del testamento che il reverendo John Ames, ormai anziano e prossimo alla morte, lascia al figlio arrivato in tarda età ed è una riflessione sul rapporto con il divino, sulla grazia e sul senso stesso dell'esistenza”.

Marco Vichi è uno scrittore fiorentino autore di numerosi romanzi e racconti. Nel 2002, ha creato uno dei suoi personaggi più riusciti Il Commissario Bordelli, che sarà protagonista di una serie di polizieschi ambientati nella Firenze degli anni sessanta. Ha anche allestito spettacoli teatrali e curato sceneggiature televisive, tenuto laboratori di scrittura in diverse città italiane e presso l'Università di Firenze. “Vi consiglio 'Il vagabondo delle stelle' di Jack London perché è sorprendente, profondo, emozionante, capace di scatenare mille fantasie, perché parla dell’uomo e della sua cattiveria, dell’ingiustizia di cui si rende colpevole, ma parla anche della sua capacità di innalzarsi, di diventare migliore… Un romanzo capace di evocare – come tutti i capolavori della letteratura - il pensiero di Pascal sulla miseria e sulla grandezza dell’uomo.”

Pietro Grossi è uno scrittore fiorentino che ha esordito appena ventenne con “Touché” nel 2000, il suo secondo libro la raccolta di racconti “Pugni” nel 2006 ha vinto il Premio Fiesole Narrativa Under 40 e ha raggiunto le finali del Premio Strega. Il suo ultimo romanzo uscito nel 2016 è “Il passaggio”. “Vi consiglio 'Candore' di Mario Desiati, perché fa ciò che si chiede a un buon autore e un buon libro: addentrarsi in un angolo di mondo – e dell'essere umano – con abbandono e spietatezza.”

Gabriele Ametrano è un giornalista fiorentino, collabora con le pagine culturali del Corriere Fiorentino, ha pubblicato due sillogi di poesie, ha curato l’antologia di scrittori fiorentini “Sotto la lente” e ha tradotto dal francese “L’uomo che camminava con la pallottola in testa” di Philippe Pollet-Villard. “Il libro che consiglio è 'Voi due senza di me' di Emiliano Gucci perché la scrittura di Gucci ha il sapore ancestrale dell’oralità, della narrazione ben costruita e perfettamente in sintonia con chi si avvicina alla lettura. In questa occasione Gucci affronta un tema sensibile: la morte di un figlio la cui responsabilità è probabilmente per causa materna. In tempistiche diverse (venti anni) la coppia affronta l’accaduto, la separazione, ciò che è rimasto. Un romanzo intenso.”

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