Le forze più piccole contro Pd e Forza Italia. Appena nata, la nuova legge elettorale toscana, ribatezzata Toscanellum, dovrà passare al vaglio della legalità. Prima ci sarà il ricorso al collegio di garanzia statutaria del Consiglio regionale, poi si prepara un referendum abrogativo di alcune parti della riforma fino a giungere all'impugnazione davanti Corte costituzionale.
Il ricorso, presentato in maniera trasversale da Ncd, Udc, Fdi, Sel, Rifondazione e Comunisti, si concentra sulle questioni del minilistino bloccato facoltativo, sulla configurazione della scheda elettorale, sulle soglie di accesso diversificate e sull'assegnazione dei seggi alle liste circoscrizionali.
Ora il collegio avrà 10 giorni a disposizione per esprimere un parere che però non è vincolante per il parlamentino di Palazzo Panciatichi. Nel frattempo l'iter di pubblicazione della egge elettorale è stato bloccato proprio per l'apertura di questo periodo di verifica legale.
L'altro passo è la messa in discussione della costituzionalità del Toscanellum. L'opzione potrebbe essere quella di un referendum abrogativo, ma servono 40mila firme da raccogliere in fretta perché non si possono indirre referendum sei mesi prima delle elezioni. E in Toscana si tengono presumibilmente a marzo.
Infine, c'è la via della Corte costituzionale ma i tempi per un suo pronunciamento andrebbero oltre il periodo delle elezioni regionali.