Cultura/ARTICOLO

Le statue restaurate del Salone del '500 tornano a Palazzo Vecchio

Fino al 2 ottobre "Marmi Antichi in Palazzo Vecchio" un allestimento temporaneo consentirà di ripercorrere la storia delle statue e di ammirarle da vicino

/ Redazione
Ven 1 Luglio, 2016
Marmi antichi a Palazzo Vecchio

Dopo un oltre un anno di restauro, tornano visibili le monumentali statue di età romana raffiguranti Pothos, Hermes, Apollo e Bacco che dalla fine del XVIII secolo, ornavano le quattro nicchie laterali del prospetto meridionale del Salone dei Cinquecento. Secondo il gusto dell’epoca, erano già state sapientemente completate delle parti mancanti con frammenti antichi di diversa provenienza e integrazioni moderne in stile, nonché rilavorate e lucidate, prevalentemente sul lato anteriore, l’unico visibile.

Al termine di un intervento di restauro durato oltre un anno, sono temporaneamente esposte con un allestimento che consente di ripercorrerne la storia e di ammirarle da vicino e da ogni lato, come non sono mai state viste in epoca moderna, prima che vengano ricollocate al loro posto, a quasi tre metri di altezza.

Le quattro statue infatti non erano mai state rimosse dai loro alloggiamenti nella testata sud del salone, se non per essere messe in sicurezza in occasione di lavori di ristrutturazione dell’edificio ed emergenze belliche. Il retro e i fianchi delle sculture, nascosti dalla collocazione entro nicchie, sia in Palazzo Vecchio che a Villa Medici, finora non erano mai stati esaminati e documentati. Il restauro ha quindi permesso anche di scoprire aspetti sconosciuti della storia di queste opere e di perfezionarne la lettura critica attraverso il confronto tra l’analisi stilistica, lo studio delle fonti archivistiche, l’esame delle tecniche di lavorazione e le risultanze della nutrita campagna di indagini diagnostiche che ha preceduto l’intervento.

Il restauro ha inoltre restituito alle statue il giusto grado di leggibilità e stabilità, grazie alla rimozione dei depositi superficiali di polvere e sostanze incoerenti, il rifacimento delle stuccature degradate o mancanti, il consolidamento e il riposizionamento delle parti parzialmente distaccate o malamente ricomposte negli interventi del passato, come il braccio destro del Pothos. Sul retro delle opere piccoli tasselli, volutamente risparmiati dalla pulitura, documentano come si presentavano le superfici prima del restauro.

Questa raccolta di antichità, costituita da statue, busti, rilievi e reperti lapidei di vario genere provengono dalla collezione di antichità che il cardinale Ferdinando de’ Medici raccolse nella sua villa romana sulla collina del Pincio, oggi sede dell’Accademia di Francia. Divenuto cardinale a soli tredici anni, Ferdinando, figlio del secondo duca di Firenze, Cosimo I de’ Medici, visse a Roma fino al 1587, quando dovette succedere al fratello Francesco nella guida del granducato fiorentino e quindi lasciare la carica ecclesiastica per poi sposare Cristina di Lorena.

Marmi Antichi in Palazzo Vecchio
Le statue del Salone dei  Cinquecento restaurate
Museo di Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento
Dal 1° luglio al 2 ottobre 2016
Da venerdì a mercoledì 9−23, giovedì 9−14

[it_mappa]