Il nome del borghetto è di quelli che si fissano nella mente come i nomi dei luoghi letti nei libri di favole. Fontelucente, un gruppo di case raccolte intorno all’oratorio del Santissimo Crocifisso sulle colline di Fiesole è uno posti più amati dai turisti per le gite fuori porta, quelle che si fanno a piedi o in autobus, senza allontanarsi troppo da Firenze. La tradizione vuole che qui una notte, un crocifisso conservato in un tabernacolo abbia emanato una luce fortissima illuminando tutta la valle del Mugnone e la fonte che sgorga dal monte. Nel luogo di tale prodigio, venne costruito prontamente una chiesa (1692) che venne poi allargata e completata con l’aggiunta delle cappelle laterali e del portico. Lo stile è quello rococò della metà del XVIII secolo che si esprime soprattutto nelle decorazioni e nella scalinata con la ringhiera di ferro. All’interno della chiesa si trovano due statue della Fede e della Speranza che stanno sotto l’immagine di Dio padre in gloria (Antonio Pillori, 1733). La Madonna della Cintola, opera del fiorentino Mariotto di Nardo, è l’opera più importante dell’oratorio, anche se non mancano importanti contributi di maestri contemporanei come un affresco di Pietro Annigoni e Romano Stefanelli e il grande crocifisso di cemento opera di Mario Casini. Fontelucente, oltre ad essere famoso per il grazioso oratorio, è anche noto come luogo di ritrovo delle streghe. Scriveva il Poliziano: "A me quando ero piccino, la nonna raccontava di certe streghe che stavano nei boschi a mangiare i bambini che piangono. Figuratevi che diavoleria che spauracchio era per me, allora, la strega! Anche oggi a Fonte Lucente, come si chiama, vicino alla mia villetta di Fiesole, un ruscello che in quelle segrete ombre si nasconde, le donnicciuole che vengono per l’acqua dicono esserci il ritrovo delle streghe."