Enrico Rossi ha portato nuovamente sul piatto il tema della sicurezza del lavoro. Lo ha fatto a Roma, durante un incontro del tavolo tecnico per l'area di crisi apuana. Il governatore ha infatti chiesto che venga insediata - dal ministero del lavoro - una commissione speciale proprio sulla sicurezza nelle cave di marmo.
"La vita di chi lavora è più importante di qualunque altra cosa e non possiamo permettere che questa tragica sequenza di incidenti prosegua, senza che noi facciamo passi decisivi e concreti per impedire che ciò si ripeta con una frequenza inaccettabile - ha spiegato Rossi, aggiungendo che - le innovazioni tecnologiche nel settore hanno fatto sì che la produttività sia triplicata con la conseguente riduzione dell'occupazione. Ma al progresso tecnologico non ha fatto seguito una crescita della sicurezza sul lavoro. E' per questo che la Regione sollecita uno studio su questo tema, ed è disponibile a fare la sua parte per realizzarlo".
Richieste che seguono alla lettera che il governatore scrisse lo scorso novembre al ministro del lavoro Poletti, chiedendo risposte sulle questioni legate alla concessione della cassa integrazione a seguito di eventi meteorologici, per i lavoratori delle cave, senza costringerli a lavorare in condizioni di minore sicurezza; alla segnalazione di criticità rappresentate dalle macchine tagliatrici a filo diamantato, recentemente responsabili di uno degli incidenti mortali sul lavoro e infine al riconoscimento del lavoro usurante per alcune figure professionali connesse all'attività di cava.
"Ho poi invitato i rappresentanti dei tre ministeri coinvolti, lavoro, sviluppo economico e ambiente, a compiere insieme a me un sopralluogo nelle cave apuane per vedere con i loro occhi questa realtà - ha chiosato Rossi. Sono contento che abbiano accettato e presto lo effettueremo".