Si chiamerà Arti (Agenzia regionale toscana per l'impiego) il nuovo modello toscano per i servizi all'impiego: si tratta di un'agenzia che coordinerà l'attività dei 53 centri presenti su tutto il territorio regionale. Lo prevede la legge, proposta dalla Giunta e firmata dagli assessori al lavoro e al personale, Cristina Grieco e Vittorio Bugli, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana.
Il nuovo modello prevede il mantenimento in capo alla Regione di programmazione, monitoraggio e analisi delle politiche del lavoro e la definizione degli interventi finanziati attraverso fondi comunitari, nazionali e regionali. Arti avrà anche la gestione della rete regionale dei centri per l'impiego e delle misure di politica attiva e dei servizi erogati a cittadini e imprese.
Il provvedimento risponde a quanto indicato a livello nazionale dalla legge 205/2017, secondo cui entro il 30 giugno prossimo deve essere completata la "transizione in capo alle Regioni delle competenze gestionali in materia di politiche attive del lavoro esercitate attraverso i centri per l'impiego".
Con l'agenzia verranno trasferiti i 413 dipendenti delle Province e della Città Metropolitana che lavorano nei centri per l'impiego e che da gennaio scorso sono già in prestito alla Regione, e si provvederà entro un anno a stabilizzare il personale a tempo determinato in possesso di precisi requisiti.