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Lavoro, Cgil: inToscana diminuiscono assunzioni

L'economia è ancora in affanno: i più penalizzati sono i giovani

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
cercare lavoro giovani
E' un'economia ancora in grande affanno quella della nostra regione, fotografata dal rapporto IRES-CGIL Toscana alla fine del 2011. La cassa integrazione chiude l'anno quasi a quota 47 milioni di ore, in calo rispetto al picco record di 54 milioni di ore del 2009 ma ben lontana dai livelli pre-crisi. In controtendenza rispetto alla riduzione: l'edilizia, il lapideo, i trasporti e il commercio. Per la prima volta la cassa in deroga per le piccole imprese ( 42%) diventa la prima causale di cassa seguita dalla straordinaria e dall'ordinaria.
Dimuisce anche il numero dei lavoratori che sono reintegrati al lavoro dopo la cassa
e la stima media dei disoccupati equivalenti, cioè di coloro che risulterebbero senza lavoro in mancanza dell'ammortizzatore sale da 28 a 30mila. In particolare 11mila sono i lavoratori in Cigs, quella che il Ministro Fornero vorrebbe abolire, e 12.600 i lavoratori in cassa in deroga, prorogata a tutto il 2012, ma anch'essa in discussione secondo le linee guida presentate dal Governo.

Lo stock di lavoratori in mobilità continua a mantenersi in crescita
raggiungendo 48.321 (+1% sul 2010 e +12% sul 2009) con punte del 13% a Grosseto e del 7% a Lucca. Calano vistosamente a Prato ( -8%) e in misura minore Pisa ( -1%). I senza lavoro continuano ad essere intorno ai 113.000 con un dato dell'incidenza della disoccupazione under 29 anni intorno al 18%.

È proprio la fascia tra 15 e 24 anni ( - 9,7%) e 25-34 ( -11,8%) quella più penalizzata dal calo dei nuovi avviamenti nell'ultimo trimestre del 2011. Il calo tuttavia è molto forte anche su base media registrando un -9,6% sull'analogo periodo del 2010. In totale i posti di lavoro creati ammontano a 174.515 contro i 193.092 del 2010 con un ulteriore calo di quelli a tempo indeterminato (- 6,6%) e la crescita delle forme più precarie come il lavoro intermittente che cresce a 14.785 “chiamate” ( +8%). Il totale dei contratti a tempo indeterminato nel complesso al 12,57% del totale.