Enogastronomia/ARTICOLO

Latte in polvere. Coldiretti Toscana denuncia: "Addio 35 formaggi tipici"

Mobilitazione a Roma: a rischio anche i prodotti tipici del territorio toscano. Coldiretti: "E' in corso un pericoloso braccio di ferro che potrebbe portare alle chiusura delle stalle e alla perdita di posti di lavoro"

/ Redazione
Mer 8 Luglio, 2015

Mentre in Italia si fanno battaglie, anche culturali, per sostenere il km zero, la qualità e sicurezza degli alimenti ecco che in Europa continua a tener banco la questione del latte in polvere. Coldiretti però non ci sta ha espresso il suo dissenso anche con la manifestazione odierna in Piazza Montecitorio a Roma, nel corso della quale è stata anche presentata un'analisi a difesa del made in Italy. Secondo le stime circa 487 formaggi tradizionali, ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni, rischiano di sparire per effetto del via libera alla polvere nel latte. Di questi ben 35 sono toscani, tra formaggi misti, vaccini freschi, molli o a pasta filata. La Toscana infatti è tra la regioni, in Italia, con la maggior biodiversità lattiero-casearia dopo Lombardia, Piemonte, Campania e Lazio.

"E' in corso - sottolinea Coldiretti - un pericoloso braccio di ferro che potrebbe portare alla chiusura delle stalle, alla perdita di posti di lavoro, all'omologazione e all'appiattimento qualitativo della produzione nazionale dopo la lettera di diffida inviata all'Italia dalla Commissione Europea, che è stata purtroppo sollecitata dall'Associazione italiana delle Industrie lattiero casearie (Assolatte)".

"Con un chilo di polvere di latte, che costa sul mercato internazionale 2 euro - spiega ancora Coldiretti - è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt e tutto con lo stesso identico sapore perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori. Il pressing esercitato dalla Commissione Europea sull'Italia ha già stimolato,chiosa Coldiretti - gli interessi degli speculatori con le importazioni di latte e crema in polvere che sono aumentate del 16% nel primo trimestre 2015 rispetto allo scorso anno, secondo una analisi della Coldiretti. E non è certo casuale che i 2/3 delle importazioni provengano da Francia e Germania, l'asse che detta la linea politica dell'Ue".

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