L'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze ospiterà dal 7 al 30 settembre la rassegna retrospettiva "Alessandro Scheibel. Dalla scuola di Carena all'astrattismo nella stagione di Fiamma Vigo": è la prima volta che l'opera dell'artista viene proposta in modo antologico.
La mostra intende ripercorrere l'inedito percorso compiuto da Alessandro Scheibel (Padova, 1905 - Firenze, 1979), dagli anni formativi con Felice Carena, suo maestro, alla militanza nel circuito di Fiamma Vigo, l'artista che, tra il 1949 e il 1977, si fece promotrice di un'intensa attività culturale divenendo, soprattutto a Firenze, punto di riferimento importante per artisti ed intellettuali, italiani e stranieri.
Saranno esposte 60 opere tra dipinti e tecniche miste, realizzate tra gli anni '30 e '70 del '900 che ci restituiscono quella straordinaria metamorfosi figurale che caratterizzò il complesso percorso creativo dell'artista. La mostra è curata da Antonio Cagianelli e costituisce proprio la prima occasione antologica volta alla riscoperta di un artista centrale nell'ambito della multiforme compagine che si era costituita attorno alla Galleria e omonima rivista 'Numero', che negli anni '50, rappresentò un punto di riferimento per giovani intellettuali e anticonformisti tra cui si possono ricordare Arnaldo Pomodoro, Vedova, Capogrossi, Scanavino, e che contribuì sensibilmente a proiettare l'arte e gli artisti italiani oltre i ristretti confini nazionali, portando a Firenze i fermenti e le correnti artistiche internazionali.
"Sulle orme di Scheibel, che trascorse a Firenze i suoi anni più creativi - spiega Cristina Acidini, Presidente dell'Accademia delle Arti del Disegno -, si torna a considerare la vitalità e il pluralismo del periodo fra le due guerre e dei '50-'60 negli ambienti artistici della città, autentico crocevia di presenze internazionali, sulle quali l'esperienza fiorentina non mancò di imprimere memorie durature e decisive".
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