Cultura/ARTICOLO

L'arte contemporanea entra nell'Università di Firenze

Giovedì 31 marzo alle 17 nella sede di Piazza Brunelleschi si apre "Quotidiana" mostra realizzata nell'ambito del progetto "Chiostro in azione"

/ Redazione
Mar 29 Marzo, 2016
Gianni Ruffi, La Cova, 1992

Si apre giovedì 31 marzo in Piazza Brunelleschi la mostra di arte contemporanea "Quotidiana" realizzata nell’ambito del progetto “Chiostro in Azione” che valorizza gli spazi storici della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze. L’esposizione realizzata dai docenti Lucilla Saccà e Martha Canfield, rispettivamente si inaugura alle 17 presso il Corridoio Brunelleschi e il Chiostro di Levante dove si terrà la performance “Gli uccelli invisibili” su temi e testi poetici dell’artista peruviano Jorge Eielson.

La mostra che sarà aperta fino al 29 aprile espone opere di Jorge Eielson, Vittorio Tolu, Gianni Ruffi, Luca Matti e Anna Rose. Il filo conduttore di questa iniziativa è l’oggetto o meglio la rilettura che un gruppo di artisti, di diversi  ambiti e generazioni ha compiuto sulla realtà oggettuale circostante. Dall’inizio del ‘900 fino ai nostri giorni l’oggetto è il grande protagonista della ricerca artistica, che lo ha indagato in soluzioni molteplici come materiale, come strumento, come simbolo, secondo nuove forme molto diverse dalla tradizionale sfera logica e descrittiva.

Secondo una linea creativa che si vuole assolutamente libera da qualsiasi vincolo mimetico e funzionale, sono l’immaginazione e la sensibilità creativa a dominare le singole interpretazioni: gli artisti prediligono di volta in volta un messaggio antropologico, sensoriale, intellettuale o riferito ad un contesto industriale.

Jorge Eielson, artista e poeta, con Codice sul volo degli uccelli e sugli annodamenti di Leonardo, propone una duplice e complessa lettura. Da un lato è evidente l'omaggio colto al celebre artista-scienziato e ai valori della cultura universale, dall'altro l'annodarsi della tela riconduce a prodotti artigianali, i quipus incas annodati e coloratissimi, propri del Perù sua terra d'origine.

Ritroviamo un doppio codice elevato e colto e a volte strettamente connesso con le memorie della  cultura popolare anche in Vittorio Tolu. In Autoritratti,  libro d'artista con pagine incollate, lo specchio coinvolge lo spettatore e lo invita, riflettendosi a superare il supporto, con un preciso riferimento all'operato di Lucio Fontana. Nella serie delle Iconostasi, lunghi bastoni capaci di assimilarsi a ogni sorta di mitici folletti, il riferimento immediato, invece, è con le tematiche dell'antica tradizione contadina.

Anche La Cova di Gianni Ruffi inizia la sua storia dall'ambiente della campagna toscana, ma la saldatura concentrica e rigorosa delle trappole e la sagoma fine delle uova in ferro si spostano verso un contesto più industriale e antinaturalistico. Una lettura del mondo che vediamo esaltarsi nelle opere in gomma di riciclo di Luca Matti, il suo Aereonautico, oscuro e sospeso tra le arcate del rinascimentale Chiostro di Levante, sembra svilupparsi dal cielo plumbeo di periferie sconfinate ed evocare gli incubi di certe sceneggiature B-movie. Infine, sceglie il gusto per un'oggettualità squisitamente tattile Anna Rose, che lavora con soffici capelli biondi, trattenuti da nastri di raso, dichiarata e sensibile metafora del femminile.

Ingresso libero

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