Cultura/ARTICOLO

L’area archeologica di Vignale cerca in rete il sostegno dei cittadini

Un progetto dell’Università di Siena partecipa a una votazione pubblica per ottenere fondi per 'La casa di Vignale'

/ Redazione
Mer 22 Marzo, 2017
Villa di Vignale

Realizzare una sede per accogliere i visitatori dell’area archeologica di Vignale (Piombino) e dar vita una serie di iniziative per incentivare il turismo alla scoperta delle risorse ambientali e antropiche della zona, per il rilancio del territorio. Sono questi gli obiettivi per i quali il team dell’Università di Siena guidato dal professor Enrico Zanini sta partecipando al concorso in rete lanciato da Aviva Community Fund.

Ma che cosa c’è a Vignale è perché sostenere questo progetto? Come spiega il professor Zanini, “Vignale è uno straordinario sito archeologico, dove è emerso un insediamento romano sviluppatosi tra il II secolo ac e il VII secolo dc. Grazie a un progetto di archeologia pubblica, condivisa e sostenibile, attraverso la partecipazione dei cittadini e delle istituzioni, stiamo cercando di costruire una nuova immagine di quest'area, utilizzando la risorsa naturale e culturale come motore di un rilancio sociale ed economico per il territorio”.

Come testimoniato dagli scavi, in otto secoli, a Vignale si sono succedute una fattoria e una villa-stazione di posta lungo la via Aurelia che conserva importanti tracce di epoca tardoantica: dal 2014 è stato rinvenuto un grande mosaico pavimentale policromo che si estende per una quarantina di metri quadrati, che è al momento uno dei più estesi dell’Italia centrale, oltre a costituire un unicum per la sua iconografia.

Per quanto riguarda la misteriosa iconografia del mosaico ancora in parte da decifrare ha dichiarato il professor Zanini: "Si individua bene una mano che tiene l’uva , un cesto di vimini. Probabilmente – spiega Zanini – la prima figura nuda rappresenta la divinità Aion, signore del tempo e delle stagioni e ci fa pensare a una sala del triclinio dove 'il tempo passa e bisogna godere'. Poi le rappresentazioni con pesci, tralci, fiori sfumano... come verso il periodo cristiano". Più strati, in un contesto in diverse fasi da fattoria etrusco romana I sec. ac fino ad arrivare alla villa lussuosa con la costruzione dell’Aurelia, il  “regno” di uno schiavo liberato che oltre alla stazione di posta avvia anche una fabbrica di tegole lungo le grandi vie dell’Impero.

Grazie alla valorizzazione del patrimonio culturale portata avanti con la partecipazione dei cittadini sarà possibile dare vita a un nuovo modello di sviluppo per l’area. Sostenere il progetto “La Casa di Vignale” è semplice: basta collegarsi in rete alla pagina https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-796 e dare i propri voti (10 è il massimo).

Per conoscere meglio Vignale visita:
http://www.uominiecoseavignale.it/

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