Lapo Elkann a Pitti

A due anni esatti dalla sua nascita, avvenuta proprio a Firenze, Italia Independent – il brand di Lapo Elkann – presenta a Pitti Uomo la nuova collezione caratterizzata da collaborazioni con importanti marchi (Borsalino e Arfango) e materiali in esclusiva mondiale. Parole d’ordine la contaminazione tra eleganza classica e urban style, tagli sartoriali e un'accurata ricerca di tessuti e materiali innovativi.

Continua la rivisitazione in chiave contemporanea di alcuni capi icona: il tuxedo jacket, reso ancora più morbido e leggero grazie ad un'innovativa lavorazione, il peacoat, classico giaccone a sei bottoni, rivisitato in chiave urban style. Prosegue anche la felice collaborazione con Arfango, marchio toscano di calzature handmade, con il quale sono state sviluppate nuove driving shoes con interni in montone e con speciali suole utilizzate per gli sport estremi.

Italian Indipendent punta sull’eleganza grazie alla collaborazione con Borsalino, da 150 anni un’icona dello style Made in Italy nella cappelleria. A Pitti i due marchi presentano tre speciali modelli: il primo è un cappello in feltro la cui lavorazione dura sette settimane e raggiunge la perfezione solo dopo 72 passaggi, ripiegabile all'occorrenza nella tasca e poi nuovamente indossato senza alcun difetto, disponibile in blu klein e azzurro, marrone e viola, lavanda e rosso lampone. Il secondo modello è realizzato in Cordura® - lo stesso materiale usato per il tuxedo racket – e infine il terzo modello utilizza un panno lana con fantasie ispirate dallo stile grunge di Seattle.

“Una delle prerogative di Italia Independent è quella di reinterpretare le icone d'abbigliamento e renderle più vicine allo stile contemporaneo. Lo abbiamo già fatto con la giacca da smoking, con il doppiopetto e con il piumino – spiega Lapo Elkann – oggi per me è un onore poter collaborare con un marchio di stile storico e globale come Borsalino. Con questa operazione il nostro comune obiettivo è quello di trasformare un'icona evergreen dell'eleganza in un nuovo oggetto di culto anche per le generazioni più giovani”.