Dalla manifestazione 'immediata' di sabato mattina davanti al consolato francese di Firenze, ai momenti di approfondimento e confronto che si terranno a Viareggio il prossimo 17 novembre. Quanto avvenuto nella serata di venerdì 13 novembre a Parigi, con la morte di oltre 120 persone in sette differenti attacchi terroristici nel cuore della capitale francese, è certamente un momento di svolta dell'epoca moderna almeno per l'Europa post-Schengen, quella dell'abbattimento dei confini.
Per questo motivo non sono tardate, già a partire dalla mattina di sabato 14 novembre, le manifestazioni in memoria - e di analisi - di quanto è avvenuto tra il teatro Bataclan, lo Stade de France e gli altri 5 luoghi che hanno visto spari e morte. A Firenze, oltre al presidio mattutino davanti il consolato di Borgo Ognissanti, il Comune ha fatto 'indossare' al David in piazza della Signoria il lutto la braccio e una bandiera tricolore ai piedi; a Viareggio l'amministrazione comunale ha indetto un momento di confronto aperto alla cittadinanza per la giornata di martedì prossimo, utilizzando le parole di Tiziano Terzani, giornalista e fine conoscitore dei territori extraeuropei: "Chi ha qualcosa da dire si faccia avanti e taccia, scrisse, Karl Kraus disperato dal fatto che,dinanzi all'indicibile orrore della Prima Guerra Mondiale, alla gente non si fosse paralizzata la lingua. Al contrario, gli si era sciolta, creando tutto attorno un assurdo e confondente chiacchierio. Tacere per Kraus significava riprendere fiato, cercare le parole giuste prima di esprimersi".
Nell'Empolese Valdelsa le amministrazioni degli 11 comuni, oltre a partecipare alla manifestazione fiorentina, si sono ritrovate davanti al Municipio di Empoli. "Siamo vicini alla popolazione francese - hanno sottolineato in una nota - questi attentati non sono solo contro Parigi ma contro tutta Europa e l’umanità intera. Il sangue versato ieri in Francia colpisce trasversalmente le coscienze di tutti. Per questo crediamo giusto manifestare insieme a tutti i cittadini di ogni età e di ogni linea politica. Tristezza e solidarietà, sono i sentimenti che affiorano in questo momento dentro di noi nei confronti delle vittime e del popolo francese. L’orrenda carneficina è stata perpetrata nella capitale Europea per eccellenza, Parigi, e per questo ci sentiamo feriti anche qui nell’Empolese Valdelsa".
Una posizione espressa anche dal Comune di San Gimignano che ha sottolineato come "questi atti tuttavia non possono innescare solo risposte di tipo militare, ma debbono indurre tutti i Paesi, nonché le massime autorità delle maggiori religioni mondiali, a promuovere una cultura della pace, della tolleranza e del rispetto della condizione umana in grado di neutralizzare qualsiasi fonte di potenziale estremismo e di conflitto di civiltà".
A Grosseto invece il ricordo è stato accompagnato dal silenzio in un sit-in davanti al palazzo del municipio in Piazza Duomo, con la presenza delle autorità civili ed ecclesiali, con in testa il vescovo maremmano monsignor Cetoloni.
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