23 presidi Slow Food, 466 prodotti tradizionali, 22 tra DOP e IGP (e 14 in lista di riconoscimento): questi i numeri della Toscana che si rilancia attraverso la "qualità dei prodotti" e la "salvaguardia della biodiversità". Da non dimenticare il fatto che proprio nella nostra regione sono nati i Mercatali (nel 2005 il Mercato della terra di Montevarchi) e che oggi, accanto ai Mercati della Terra di Slow Food (Montevarchi e San Miniato, ma presto anche San Giuliano Terme), se ne sono aggiunti tanti altri -oggi sono una trentina- in tutta la Toscana.
E' in questo tracciato nel quale si inserisce il bando da 375 mila 400 euro per sostenere mercati dei produttori, spacci locali e progetti pilota regionali per la promozione della filiera corta. Il bando sarà pubblicato il 4 gennaio sul Burt, il bollettino ufficiale della Regione Toscana (parte III del B.U.RT. n. 1 del 4/1/2012) e i Comuni avranno possibilità di presentare domanda entro il 3 marzo 2012.
“La scelta di sostenere la filiera corta e di valorizzare i prodotti locali della Toscana – sottolinea l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori – è per noi una scelta strategica. Per questo, pur in una annata difficile come questa – continua l’assessore – la Regione ha destinato una cifra del suo bilancio, pari appunto a 375.400 euro per questo scopo. Gli obiettivi sono quelli di contribuire a valorizzare qualità e tipicità dei prodotti, favorire lo sviluppo sostenibile del sistema rurale, recuperare il legame con la diversità territoriale, l’integrazione tra agricoltura e lambiente, la salvaguardia delle biodiversità e garantire il consumatore sulla tracciabilità e salubrità delle produzioni. Con i precedenti 3 bandi – conclude Salvadori - sono già stati realizzati in tutta la Toscana progetti che hanno contribuito a salvaguardare la nostra economia locale e il nostro territorio con ottimi risultati: circa 3.000 aziende agricole e circa 1.500 aziende di altri settori sono coinvolte nel movimento di vendita diretta dei loro prodotti.”
Potranno essere finanziate azioni previste dal Progetto regionale Filiera corta destinate a favorire soprattutto la commercializzazione dei prodotti, in particolare:
Mercati dei produttori - eventi periodici locali (almeno una volta al mese) all’aperto per la vendita diretta di prodotti di qualità e di prodotti locali riservati ai produttori della zona interessata,
Spacci locali - punti di vendita diretta in sede fissa gestiti in forma associata da imprenditori agricoli sull’esempio dei farmer’s market americani. Si tratta di promuovere e/o consolidare la realizzazione di punti di vendita diretta di prodotti locali aperti nella forma di un vero e proprio negozio dove i produttori vendono singolarmente i propri prodotti;
Progetti speciali – realizzazione di progetti pilota a carattere regionale che abbiano particolari caratteri di rilievo promozionale e che si distinguono per l’innovazione e la sperimentazione di nuove forme di vendita diretta, promozione e/o comunicazione o che siano rivolte a risolvere problemi e emergenze locali.
I massimali di contributo per le tipologie di progetto sono di 80.000 per i mercati di produttori, 120.000 per gli spacci locali e 100.000 per i progetti speciali.