Made in Toscana/ARTICOLO

La Toscana al Fuori Salone di Milano 2011

Sperimentazione, creatività, design e arte costituiscono il filo conduttore secondo cui leggere le idee, atmosfere, colori e materiali che hanno animato il Fuorisalone di Milano tra il 12 e il 17 aprile

/ Alessandra Ioalé - D::Vision
Mar 10 Dicembre, 2013
salone del mobile

Perno attorno al quale si è dispiegato il lato giovane e creativo della Milano Design Week sono state le tre vie Solari, Savona e Tortona, che ci hanno omaggiato anche per questa cinquantesima edizione della fiera di un’atmosfera ricca e frenetica in cui è stato possibile immergersi e sperimentare le ultime novità nel settore dell'arredamento, del contract, del product design e dell'arte. Tanti i giovani designer stranieri e italiani e tante le aziende nuove che si sono confrontate con quelle storiche. Il Fuorisalone è una fucina di idee, un punto di incontro e confronto tra i diversi trand, i concept formali e l'innovazione tecnologica, in cui la creatività e l’originalità dei giovani marchi e designers toscani hanno trovato spazio e si sono distinte mantenendo alta la qualità dei prodotti soprattutto nell’ambito dell’architettura del suono. Quest’ultimo molto interessante dal punto di vista del connubio tra estetica e ricerca tecnologica per dar vita a installazioni che s’inseriscono tra design del prodotto e arte.

 

DEVON&DEVON alla mostra “City Previews” -  “Posti di vista – Design sensibile” alla Fabbrica del Vapore di Milano dal 12 al 23 Aprile.

 

Devon&Devon, azienda storica fiorentina affermatasi a livello internazionale nell’interior decaration design per il bagno, ha scelto di presentare la vasca “Regal Iron” alla mostra “City Previews”, curata dal critico d’arte Philippe Daverio in collaborazione con la rivista Ottagono. L’imponente vasca da centro stanza coniuga in se bellezza e funzionalità, traendo ispirazione dalle forme del passato per rielaborarle con originalità e coerenza seguendo le attuali esigenze di confort. La cura dei dettagli e l’utilizzo dei migliori materiali è ciò che contraddistingue la produzione dell’azienda fiorentina, che per l’evento propone questa bellissima vasca nella ricercata colorazione di grigio piombo, facente parte della “Collezione 210 matt nuances” studiata da Devon&Devon.

 

La mostra, realizzata all’interno del complesso di archeologia industriale della Fabbrica del Vapore, è parte integrante dell’evento “Posti di vista – Design Sensibile” e pone l’accento sulle caratteristiche di sostenibilità, accessibilità e innovazione del design italiano, proponendone una rilettura nuova e approfondita attraverso il concepimento di diversi percorsi creativi e di ricerca.

 


EX.T e le novità per l’arredo bagno e il living design

Ex.t è un giovane marchio italiano che opera nel settore dell’arredo per il bagno e, sempre di più, anche per la casa. Dall’incontro fra designer internazionali emergenti, selezionati dall’azienda in tutto il mondo, e la tradizione artigianale italiana nascono oggetti di design definiti da una forte identità e immediatamente riconoscibili. Tutti i prodotti sono realizzati  artigianalmente in Toscana con materiali naturali come legno, marmo, ceramica e metallo. Grazie alla loro versatilità e flessibilità, gli oggetti ex.t possono essere abbinati creativamente per ottenere scenografie domestiche sempre diverse e personalizzate,dentro e fuori la stanza da bagno. 
Indipendenti e multiuso, i prodotti ex.t si rivolgono a coloro che si fanno ispirare dai cambiamenti e dalle esperienze della vita e per questa edizione della fiera presenta dodici nuove creazioni tra le quali spiccano quelle disegnate dal designer belga Fermetti, le lampade “Blub”, in quattro forme diverse tutte caratterizzate da un’estetica ironica e giocosa, lavorate artigianalmente al tornio in rovere naturale, e quelle dal designer giapponese Hiroshi Kawano, lo specchio contenitore “Bon Bon” in metallo verniciato ispirato alle caramelle dell’Europa occidentale, e “Birdie” specchio mensola dalle linee sinuose che rimandano alla forma di un uccello.

 

Arte, design e architettura del suono allo spazio “Trees of Life”

 

ARCHITETTURA SONORA. Il giardino sonoro

Addentrandomi in una delle stanze all’interno dello spazio “Trees of Life” sono andata alla scoperta della magia di alcune installazioni sonore poste strategicamente in alcuni punti della stanza buia, che insieme ad altri oggetti luminosi e lampade di diverse tipologie, creavano un ambiente fortemente coinvolgente dall’atmosfera affascinante. Ed è proprio qui che ho incontrato alcuni degli elementi/moduli progettati da Architettura Sonora. Nata nel 2009 quando le intuizioni visionarie e innovative del Sound & Experience Design e il professionista leader del mercato  B & C Speakers hanno unito le forze: l'approccio multi-sensoriale in spazi architettonici e di design combinato con le esperienze del know-how dell'arte nella tecnologia audio, da vita ad un nuovo paradigma per il design del MULTI-SENSORY IMMERSIVENESS. La ricerca e sperimentazione portata avanti da ARCHITETTURA SONORA si inserisce all’interno del concetto di ecologia acustica, permettendoci non solo di esplorare nuove dimensioni del design acustico, ma anche di poter rivendicare un completa rivalutazione dell’ambiente giardino in generale, definendo una nuova struttura di progettazione acustica ambientale sviluppata secondo un approccio multisensoriale ed immersivo agli spazi architettonici e al paesaggio.

Nel GIARDINO SONORO, dove sono costantemente in funzione sistemi interattivi di composizione sonora rivolti al mascheramento di rumori molesti, emerge chiaramente il livello da loro raggiunto nella progettazione di moduli sonori non convenzionali e di sistemi audio immersivi per l’architettura e il paesaggio. Da qui la creazione di un SONIC GARDEN LAB, ubicato nella campagna fiorentina all’interno del giardino rinascimentale di Villa Beccari, vero e proprio laboratorio del suono in cui è possibile sperimentare i sistemi audio immersivi e testare il sofware ASG di mascheramento rumori e di composizione artificiale del suono, che inter-reagisce dinamicamente e musicalmente con le specifiche condizioni ambientali in maniera da cambiare la percezione del disturbo attraverso la generazione di un paesaggio sonoro alternativo a sfondo musicale, creando un’ISOLA DI COMFORT ACUSTICO nella confusione circostante. Il sistema audio comprende 32 diffusori acustici AS™, di cui solo alcuni esposti all’interno dello spazio milanese, che si dividono in moduli da terra, come la Sfera e il Big YoYo, e moduli sospesi, come il Delfino, il Drop, l’Helmet e lo Snail.

 

 

Luca Moretto reinterpreta la Vespa50

Sempre all’interno dello spazio “Trees of Life” incontriamo, sorprendendoci, una bellissima ed originale interpretazione della Vespa50 Piaggio modello del ’67, “VESPA VENICE©”, realizzata dall’artista veneto Luca Moretto, che la pone insieme ad un’altra sua opera del 2010, “MURRINA POP”. Una novità sia dal punto di vista dell’opera d’arte sia da quello del design, come ci spiega la storica dell’arte Loredana Spadolini, in quanto le due opere, che sono unite tra loro attraverso delle “radici siliconiche”, RADICI SILICOAVVENTIZIE©,  riflettono in modo chiaro la sapienza dell’artista nell’unire i suoi due modi di fare arte, “l’uno attraverso l’iconografia classica di una tela, diventata per l’occasione una gigantesca murrina (Luca è di Jesolo e da qui la tradizione per le murrine), e l’altro attraverso il suo “personale design” con la sua voglia di far rivivere un pezzo di storia italiana come la Vespa, oggi tanto tornata in auge, e rivisitarla nei suoi mille colori scintillanti. […]Bello vedere le radici che piano piano scendono accanto e intorno alla murrina pop e quasi l’idea è che si andrebbero ad appoggiare sulla vespa per avvolgerla.” Ciò che colpisce durante la visita all’opera, esposta per essere sperimentata dalle persone, come dice la Spadolini è “vedere le espressioni della gente che, attraverso il gioco di luci e suoni, riesce a dimenarsi nei colori e nel toccare con le proprie mani qualcosa che nasce subito come sensazione e poi come spiegazione logica. […] Guardando il silicone in realtà la voglia è quella di toccare e un attimo dopo di chiudere gli occhi e sentire… non più col tatto e con la vista ma col cuore…. si sono unite percezioni sensoriali uniche che sembravano far parte di un mondo altro, i fili di silicone ci cullano come pezzi di natura sconosciuta ma leggiadra.”

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