Cultura/ARTICOLO

La storia di San Giovanni Valdarno nel Risorgimento

Mostre e conferenze per ricordare i tempi dell'Unità

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Risorgimento
Venerdì 18 Marzo, alle ore 17.00 si terrà una conferenza in Palazzo d'Arnolfo dal tema "San Giovanni Valdarno e l'Unità d'Italia: tra storia e documenti", a cura del Prof. Ivo Biagianti, docente di Storia Moderna e contemporanea dell'Università di Siena e della Dott.ssa Antonella Moriani, docente di Archivistica dell'Università di Siena. Interverranno Maurizio Viligiardi, Sindaco di San Giovanni Valdarno; Enzo Brogi, Consigliere della Regione Toscana; Fabio Franchi, Presidente del Consiglio Comunale e Barbara Fabbri, Assessore alla Cultura.
Alle ore 18.30 sarà poi inaugurata la "Mostra di documenti dall'Archivio Storico Comunale, 1848 - 1862"; realizzata in collaborazione con il Fotoclub Il Palazzaccio. I documenti riprodotti per questa mostra provengono dall'archivio storico preunitario del Comune di San Giovanni. Si tratta principalmente di delibere del Consiglio comunale e di materiali preparatori per le relative sedute.
“Preunitario” per un archivio storico comunale significa “precedente il 1865”, anno della c.d. “unificazione amministrativa del Regno d'Italia”. Le date dei documenti in mostra vanno dal 1848 al 1863, anno nel quale il comune di San Giovanni assume la nuova denominazione di “San Giovanni Valdarno”, deliberata dal Consiglio comunale il 7 gennaio e ratificata da decreto reale il 29 marzo.
Al momento dell'Unità, San Giovanni è da tempo in grave crisi. Esaurito l'antico ruolo istituzionale (il Vicariato del Valdarno superiore è stato definitivamente soppresso nel 1848), molto ridotto il territorio in seguito alla fondazione del Comune di Cavriglia, San Giovanni, che per fondazione e tradizione si sente città fiorentina, è stata annessa amministrativamente alla provincia di Arezzo. Le modifiche amministrative e territoriali, iniziate in epoca napoleonica, sono state sostanzialmente confermate negli anni della Restaurazione.
La grande proprietà agraria è in mano a possidenti che non sono sangiovannesi. Commercio e comunicazioni languono per mancanza di capitali e di strutture. L'industria decollerà solo nel decennio successivo all'Unità, con la costruzione della ferrovia e la nascita della Ferriera.
Alla crisi il comune di San Giovanni cerca di reagire rivendicando l'antico ruolo istituzionale e la storica appartenenza alla provincia fiorentina. Cerca anche di ampliare il proprio territorio, chiedendo la riunione con Cavriglia. Si tratta di richieste già avanzate nel 1848, e già allora respinte.