Stiamo vivendo l’estate più siccitosa degli ultimi 60 anni. Il livello della diga di Bilancino è passato da 64 milioni di metri cubi di acqua registrati prima dell’estate ai 42 milioni di metri cubi di oggi. Questi sono alcuni dei dati forniti dal presidente di Publiacqua, Erasmo D’Angelis e da Gaia Checcucci, segretaria dell’Autorità di bacino dell’Arno, intervenuti per illustrare alla stampa il quadro della situazione e per lanciare insieme un appello: "non sprecate l’acqua potabile in maniera impropria per annaffiare i giardini o riempire piscine o lavare l’auto. Usiamola solo per esigenze strettamente potabili, alimentari e igieniche, come indicato anche da numerose ordinanze comunali".
550 milioni di euro è la cifra utilizzata da Publiacqua nei primi 10 anni di attività, oltre 740 milioni quelli che saranno utilizzati da oggi al 2021. Investimenti ingenti che hanno permesso, dal 2003 ad oggi, un sensibile aumento della copertura dell’approvvigionamento idrico nella nostra regione. Per fare meglio Publiacqua chiede che il Governo da una parte e la Regione dall’altra assicurino gli investimenti promessi.
Per il presidente Erasmo D’Angelis “non bisogna fermare il ritmo degli investimenti e il settore ha bisogno di certezze e di coprire il vuoto normativo. Parlamento e Governo devono sbloccare la nomina dei 3 membri dell’Agenzia nazionale di vigilanza sulle risorse idriche che attende di essere varata ormai da 4 mesi a cui spetta anche la funzione di aggiornamento delle tariffe; e la riforma regionale del settore idrico è un altro importante traguardo per garantire le risorse che occorrono per nuove infrastrutture e nuove reti in grado di mettere in sicurezza anche le zone collinari e montane ancora non collegate all’Anconella”.
Il 2011 ha ormai raggiunto i dati del drammatico 2003, un anno da siccità-record. Anche ottobre sarà prevalentemente asciutto, per le piogge vere ci sarà da aspettare novembre, e anche dicembre si annuncia senza pioggia. Grazie a Bilancino l'Autorità di Bacino è riuscita a far fronte alla più grande siccità dal 1964 ad oggi. Dove non esistono opere infrastrutturali il problema resta e anzi, sta diventando ancora più importante. Per evitare emergenze e garantire acqua a tutti, si approvvigionano con 25 autobotti al giorno alcune zone del Chianti come Panzano e Montefioralle a Greve, e alcune frazioni della montagna pratese e pistoiese ancora non collegate al sistema idrico metropolitano. Si tratta di zone che negli ultimi anni hanno assistito ad uno sviluppo turistico esponenziale. Panzano, che registrava circa 150 abitanti, in estate raggiunte quota 1600, con le stesse infrastrutture idriche di 20 o 30 anni fa.
Per il segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Arno, Gaia Checcucci, la situazione nel territorio resta ancora sotto controllo: “Come dimostrano i dati preparati dall'Autorità di bacino dell'Arno e monitorati settimanalmente dalla Commissione tutela delle acque, il quadro relativo alla disponibilità della risorsa idrica, nel sistema interconnesso con l'invaso di Bilancino, mostra ancora una situazione sotto controllo, garantendo il fabbisogno idrico fino alla fine di ottobre, con un margine per i primi giorni di novembre. Le infrastrutture come Bilancino e la gestione della risorsa, garantita dall'Autorità di Bacino, hanno permesso di far fronte alla più grande siccità degli ultimi 60 anni; contrariamente, dove non esistono opere infrastrutturali, si dimostra ancora una volta che la garanzia dell'approvvigionamento è purtroppo subordinata all'andamento climatico”.
Ambiente/ARTICOLO
La siccità è sotto controllo grazie al Lago di Bilancino
Gli ultimi 60 giorni sono stati i più siccitosi dal 1964. Problemi infrastrutturali permangono nel Chianti e nella montagna pistoiese

Lago Bilancino