“Per fare dei pici così buoni non bastano farina, acqua e sale ma ci vuole la memoria”. Marco Brogi, giornalista de La Nazione e Presidente della giuria de “L’arte dei pici. Tradizioni a confronto” ha così sintetizzato l’esito della disfida gastronomica tra Celle sul Rigo e Montepulciano andata in scena nei saloni della Fattoria della piccola frazione di S.Casciano dei Bagni.
La commissione, formata da giornalisti provenienti da tutta Italia, non legati al territorio per garantire al giudizio la massima imparzialità, e da alcuni ristoratori, per un totale di 20 giurati, ha degustato la pasta realizzata artigianalmente ( e praticamente “in diretta”) dalle cuoche di Celle sul Rigo e da quelle di Montepulciano, protagoniste, ogni anno, rispettivamente, della Sagra dei pici e della Settimana degli eventi che precede il Bravìo delle Botti.
Alla fine il punteggio più alto è stato ottenuto dai pici all’aglione di Montepulciano ma l’esiguo margine di vantaggio fatto registrare dalla pasta poliziana sui pici al sugo di Celle (157,5 punti contro 155,5) ha convinto la giuria ad assegnare un secondo premio anche alla cucina padrona di casa. Appena leggermente distanziati anche gli altri due piatti che hanno totalizzato lo stesso punteggio, 155,5.
Ma al di là del risultato, che pure è stato seguito con ansia, addirittura con trepidazione, dalle folte rappresentanze delle due manifestazioni popolari, dai giornalisti coinvolto in questo “gioco” estremamente serio e anche dai Sindaci Franco Picchieri e Andrea Rossi, l’evento ha sottolineato l’importanza di una tradizione che non è solo gastronomica ma che è anche specchio di una società che ha conosciuto una forte e veloce evoluzione.
Ecco perché il richiamo di Brogi alla salvaguardia della memoria, alla conservazione di abitudini importanti come quelle alimentari (insieme alla tutela di un cibo semplice, sano e soprattutto non soggetto a mistificazioni) è stata accolto con unanimi consensi.
E mentre gli inviati della RAI (e di altre testate come Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa e Il Messaggero, solo per citarne alcune) si sono accalcati intorno alle spianatoie – rigorosamente in legno – per cercare di carpire dalla manualità delle massaie il segreto quasi magico dei pici, proprio i due Sindaci hanno solennizzato l’evento con annunci ed impegni proiettati verso il futuro.
Franco Picchieri ha affermato che “è tempo di riporre le polemiche a suo tempo sorte per attribuire a questo o a quel paese la paternità dei pici. Questa pasta, con piccole varianti, è patrimonio di un territorio che congiunge la Val d’Orcia alla Val di Chiana e ne è espressione genuina. Quindi proponiamo la creazione di una Strada dei pici che, sulla falsariga di quelle dei vini, colleghi in un itinerario (non solo ideale) le località che coltivano questa tradizione e promuova la conoscenza della cultura che sta dietro la pasta fatta in casa”.
Ha fatto eco Andrea Rossi che, visibilmente soddisfatto per il positivo risultato conquistato in trasferta dalle “sue” cuoche, ha comunicato l’adesione immediata di Montepulciano alla Strada dei pici ed ha proposto ai giornalisti presenti di essere fondatori della nascente Accademia dei Pici, incaricata di vigilare sul rispetto della tipicità di questo piatto.
I rappresentanti della stampa, superato il primo attimo di sorpresa, hanno affidato al portavoce Franco De Felice, capo redattore della RAI – TGR della Toscana, la propria adesione all’Accademia che ha visto dunque la luce a Celle sul Rigo e che si riunirà almeno una volta all’anno per svolgere il proprio ruolo di garanzia.
Da un’idea nata per scherzo durante il Bravìo 2010 (e coltivata con grande impegno durante questi 2 mesi) è nata dunque un’iniziativa che, dopo un primo, clamoroso, successo, appare destinata ad irrobustirsi nel tempo.
Alla prima edizione, una sorta di numero zero ma con tutti i crismi dell’ufficialità, hanno contribuito un gruppo di ristoratori e strutture ricettive di Celle sul Rigo, le Pro Loco e di Celle e di Montepulciano, la Filarmonica di Celle, il Magistrato delle Contrade e la Strada del Vino Nobile di Montepulciano.
Sponsor “tecnici” il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano (bevanda ufficiale della disfida) e Forteverde Natural SPA Resort, Terme di San Casciano dei Bagni, che hanno accolto i giornalisti, bisognosi di ritemprarsi dopo aver assolto all’impegnativo compito. I due Comuni hanno patrocinato l’evento. Il servizio a tavola è stato garantito dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “Artusi” di Chianciano Terme coordinati dal Prof. Cuicchio, alla presenza del Dirigente Prof. Pomi.
Nella foto la squadra delle cuoche delle contrade di Montepulciano che ha vinto la sfida per la specialità “pici all’aglione” con l’organizzatore Maurizio Innocenti e con i rettori Rita Dionori (Cagnano) e Ginevra Contucci (S.Donato).
Enogastronomia/ARTICOLO
La sfida dei pici si conclude in parità
Pari e patta tra Celle sul Rigo e Montepulciano. Le località depositarie della tradizione saranno collegate da “La Strada dei pici”

La squadra delle cuoche delle contrade di Montepulciano che ha vinto la sfida per la specialità “pici all’aglione”