Il duo italiano degli Schonwald formato da Alessandra Gismondi (voce e basso) e Luca Bandini (chitarra, synth e drum machine) è stato in tour in tutta Europa negli ultimi quattro anni, diventando una delle figure chiave della scena dark europea. Dopo Amplified Nature (2009) e Dream for the Fall (2014), entrambi sold-out, gli Schonwald a fine 2015 hanno pubblicato Between Parallel Lights, per le etichette francesi Manic Depression e Anywave æ. Gli Schonwald saranno in concerto al Glue Alternative Concept Space sabato 22 ottobre a seguire aftershow con RauJ e Alwaysmore.
Ciao Alessandra, Yombe, Melampus e Father Murphy...con voi siamo già alla quarta coppia nell'universo musicale italiano. Come mai secondo te c'è questa tendenza negli ultimi anni?
Noi come due siamo attivi da quasi un decennio infatti il nostro debutto risale a Londra nel 2007, entrambi venivamo da diverse esperienze musicali all'interno di bands con formazione tipica di 4 elementi. Per quanto ci riguarda suonare in due si traduce nella facilità di sviluppare al meglio le nostre sonorità senza nessun limite. C'è un intesa immediata sia in fase di scrittura per non parlare dell'approccio live che è in assoluto la situazione che mi mette di più a nostro agio per quanto riguarda dialogo musicale.
Come vi siete conosciuti, come avete cominciato a suonare insieme?
Siamo prima di tutto una coppia nella vita e dopo poco siamo diventati una coppia anche sul palco. Ai tempi suonavo in una band chiamata Pitch mentre Luca non aveva ancora nessuna esperienza in campo musicale ma si è presto affezionato alla mia Fender Stratocaster e nel giro di poco abbiamo cominciato a suonare insieme.
Cosa significa il vostro nome?
Schönwald è il cognome materno della famiglia di Luca e letteralmente significa "bel bosco" noi abbiamo tolto la dieresi ed il significato cambia magicamente e diventa "essere già nel bosco". Ci è sembrato da subito poeticamente perfetto per rappresentare il nostro progetto musicale.
Le scena dark italiana oggi è viva? Oppure è più forte all'estero come per esempio a Berlino? Cosa ne pensate?
La scena dark italiana sembra essere molto attiva nel senso che ci sono tante valide bands che suonato soprattutto all'estero in quanto esiste un radicato circuito di promoters e clubs che funziona molto bene. Purtroppo al momento Berlino non ha una scena solida come un tempo ed è sicuramente una città che offre molti stimoli per chi fa musica ma a nostro modesto parere specialmente per la musica "elettronica" dalla quale riceviamo moltissimi input.
Voi avete suonato in tutto il mondo c'è una città e un paese che preferite, lasciando fuori l'Italia?
In realtà dire una sola città è un po' limitativo perché amiamo tutte le capitali europee ma se dobbiamo fare un nome diremo di sicuro Lipsia che è una città splendida della Germania e che non ha nulla da invidiare a Berlino.
Se potesssi resuscitare Ian Curtis cosa gli diresti?
Gli direi: Hey ragazzo l'hai combinata grossa!
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Ingresso gratuito con tessera del locale.