Insegnare la rianimazione di base agli studenti fiorentini. È questo l’obiettivo del progetto “Firenze ci sta a cuore” presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dagli assessori all’educazione Rosa Maria Di Giorgi e alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi. Erano presenti anche Alberto Locchi, consigliere comunale PdL e ideatore del progetto, e il capogruppo Giovanni Galli.
Attualmente si stima che in Italia soltanto il 5% della popolazione sia in grado di fare una pronta e corretta diagnosi assistendo ad una perdita di coscienza e – in caso di arresto cardiorespiratorio – a supportare il paziente con manovre di rianimazione di base atte a dare il minimo apporto di ossigeno al cervello, in attesa dell’arrivo di un mezzo di soccorso adeguato. “In tutti i paesi civilizzati, per primi USA, Gran Bretagna, Germania, Francia, Giappone, i corsi di BLS (Basic Life Support) sono materia scolastica e sono tenuti annualmente, con un programma preciso, scrupoloso e con esame finale – ha spiegato Locchi –. In Italia, invece, non è mai stato fatto niente del genere: ci sono soltanto esperienze sporadiche e disomogenee di corsi realizzati nelle scuole da alcune associazioni di volontariato. Questo progetto punta proprio a colmare questa lacuna e, se la sperimentazione riscuote il successo che speriamo, l’esperienza fiorentina potrebbe essere il battistrada per esperienze simili in altre città italiane”.
“L’idea del consigliere Locchi di un corso strutturato di rianimazione nelle scuole ci è immediatamente sembrata interessate – ha commentato l’assessore Saccardi – non soltanto per la valenza concreta dell’iniziativa, ovvero insegnare come intervenire in modo appropriato in caso di malore, ma anche per il valore sociale. È infatti una occasione per avvicinare i giovani al mondo del volontariato, far toccare loro con mano questa esperienza di altruismo e solidarietà così radicato nella nostra città”.
“L’obiettivo di questo progetto, diffondere le nozioni di rianimazione tra i giovani, è particolarmente importante e per questo lo abbiamo promosso nelle scuole – ha aggiunto l’assessore Di Giorgi –: queste rappresentano infatti uno straordinario veicolo per la trasmissione di valori arrivando a coinvolgere non soltanto i ragazzi ma anche le famiglie”.
In concreto il progetto mira a organizzare un corso permanente e strutturato di BLS per gli studenti delle scuole superiori e, in particolare per quelli del penultimo anno, con la collaborazione delle associazioni di volontariato (Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa). E al tempo stesso vuole anche mettere in contatto gli studenti con il modo del volontariato in modo da accendere il loro interesse nei confronti di questa realtà unica del nostro territorio.
Dal punto di vista operativo i corsi saranno tenuti da formatori volontari aderenti alle associazioni: saranno articolati in tre lezioni da due ore ciascuna (la prima su cenni di anatomia e spiegazioni delle manovre, la seconda di esercitazioni al manichino, la terza dedicata all’esame teorico e pratico). Il superamento della prova finale si tradurrà nell’acquisizione di crediti formativi. Agli studenti, una volta terminato il corso, verranno consegnati opuscoli sulla rianimazioni semplici, efficaci e chiari, con allegata una pergamena e una tessera, con un numero di riconoscimento, che attesti l’avvenuto superamento del corso. Al termine dei corsi verrà inoltre organizzata una esercitazione-competizione interscolastica tra le squadre che, per ogni scuola,. Si saranno distinte in termini di punteggio acquisito al termine delle lezioni.
Ai presidi dei 38 istituti superiori fiorentini potenzialmente interessati è stata spedita una lettera a firma degli assessori comunali Saccardi e Di Giorgi e dell’assessore provinciale alla pubblica istruzione Giovanni Di Fede con cui, dopo una breve illustrazione del progetto, si chiede di aderire all’iniziativa che prenderà il via il prossimo anno scolastico. E stanno già arrivando le richieste di informazioni, premesse per le adesioni vere e proprie che, secondo l’assessore Di Giorgi, “sicuramente non mancheranno”.