La Toscana possiede sul suo territorio 109 mila ettari di bosco che valgono un quinto del demanio nazionale. La Regione Toscana mercoledì 16 maggio ha dedicato una giornata alla presentazione del proprio patrimonio agricolo-forestale: molti boschi per lo più di origine medicea, ma anche campi da coltivare, annessi e case coloniche. In tutto sono stati presentati 26 fabbricati che si trovano sull’appennino pistoiese, in val di Bisenzio, nel Mugello, nel Casentino, nel comune di Arezzo, in val di Merse, sulle colline metallifere, in val di Cecina e nel comune di Santa Luce in provincia di Pisa.
[it_video]
La Regione vuole spiegare in una serie di incontri i passi amministrativi per avere in concessione o acquistare, i beni oggi disponibili e invitare i giovani a proporre i loro progetti. È stata realizzata per l'occasione anche una pubblicazione, già on line, che raccoglie le schede descrittive delle principali proprietà.
I beni del patrimonio agricolo forestale regionale sono per loro natura inalienabili: possono essere utilizzati solo temporaneamente con il rilascio di autorizzazioni di meno di un anno o dati in concessione per periodi da sei a venti anni. Ma alcuni beni se non sono più funzionali alle finalità pubbliche possono essere venduti. Lo strumento in questo caso è l'asta, ma la Regione ha scelto di procedere prima valutando manifestazioni di interesse non vincolanti.
In Toscana esiste anche la ‘banca della terra', istituita nel 2012, un'esperienza praticamente unica in Europa per mettere in produzione terreni incolti. Il progetto costituisce un'opportunità anche per i privati, che possono utilizzare lo strumento per dare in concessione o affitto beni inutilizzati. Tra il 2016 e il 2017 sono stati così affidati 42 lotti, in 26 casi a giovani.
Per vedere le schede delle 26 proprietà:
http://www.investintuscany.com/venditabeni/project/patrimonio-agricolo-forestale/