Cultura/ARTICOLO

La Pergola omaggia Arnoldo Foà con una mostra di scatti inediti

Dal 20 settembre al 30 ottobre omaggio fotografico a uno dei più illustri e amati attori italiani del ‘900 che a Firenze ha iniziato la sua vita artistica

/ Redazione
Lun 19 Settembre, 2016
Arnoldo Foà, foto di Gino Baldan, Liverani Milano

Fortemente voluta dalla famiglia, l’esposizione nella Sala Oro della Pergola dal titolo Arnoldo Foà – una vita lunga un secolo raccoglie scatti inediti provenienti dall’archivio di famiglia, ripercorrendo alcune delle tappe fondamentali della vita di Foà, non solo artistica ma anche privata. Immagini di teatro e di vita quotidiana che raccontano anche del rapporto speciale con Firenze, dove Foà è cresciuto e in cui ha consacrato la sua carriera artistica.

Il Teatro della Pergola è il primo in cui Arnoldo Foà abbia assistito a uno spettacolo, da giovanissimo, e quello che ha racchiuso poi negli anni per lui il “Teatro”.  Proprio in questo teatro nel 2006 Arnoldo Foà ha ricevuto la “Chiave d’Oro del Primo Camerino”, al termine della fortunata tournée di Sul lago dorato di E. Thompson, con la regia di Maurizio Panici. Alla Pergola è poi tornato nella sua carriera tante volte: negli ultimi anni con Diana e la Tuda di Pirandello, regia dello stesso Foà, e con Novecento di Baricco, regia di Gabriele Vacis.

Arnoldo Foà è stato “uno dei 5 attori italiani più importanti del dopoguerra”, come ebbe a dire Giorgio Strehler. La sua attività teatrale è stata intensa e importante. Ha lavorato con registi come Visconti e Strehler, con interpretazioni sempre incisive e spesso memorabili, frutto di uno studio attento oltre che di una singolare misura drammatica e grande passione. Esordisce nel 1957 come autore teatrale con Signori buonasera, proseguendo poi con La corda a tre capi (pubblicato) e Il testimone. Nel cinema la sua recitazione asciutta e moderna lo ha portato a interpretare più di 100 film, e a lavorare con famosi registi italiani e internazionali. Tra i titoli più prestigiosi, Altri tempi di Blasetti, Il processo di Orson Welles, Il sorriso del grande tentatore, I cento cavalieri di Cottafavi, Il giocattolo di Montaldo, Gente di Roma di Ettore Scola, per il quale ha ottenuto il Nastro d’Argento 2004 come miglior interprete non protagonista.

Sono celebri inoltre le sue registrazioni di dizioni poetiche su vinile e recentemente anche su cd: Dante, Lucrezio, Carducci, Leopardi, e anche Neruda e Garcia Lorca, (circa 1.000.000 di copie negli anni ‘50/‘60), contribuendo così enormemente alla divulgazione della poesia tra gli italiani nel dopoguerra, e soprattutto a far conoscere le opere dei due importanti autori spagnoli, all’epoca poco noti in Italia.

L’ingresso è libero dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 18:30, e durante gli spettacoli, per gli spettatori in possesso del biglietto.

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