Innovare si può. Anzi, si deve. E innovare nella nautica, in particolare nella nautica da diporto, vuol dire non solo investire sulla ricerca di nuovi materiali o su nuovi macchinari, ma anche organizzare la filiera in un altro modo, innovare i processi produttivi, non pensare solo alla costruzione delle barche (che in futuro dovranno essere peraltro 'ecologiche') ma anche alla loro manutenzione e riparazione, trasformando la debolezza di un tessuto produttivo polverizzato in tante piccole imprese in un vantaggio alla lunga competitivo.
Di questo si è parlato stamani al Carrarafiere di Marina di Carrara, dove è stato presentato il progetto "So main": il primo e più votato dei sei progetti sulla nautica finanziato con il bando regionale di ricerca e sviluppo che si è chiuso ad ottobre e che da subito ha permesso di finanziare, con 32 milioni, 38 progetti che spaz iano dalla robotica alla meccanica, dalla chimica alle produzioni sostenibili, dalla nautica appunto alla moda, alla casa o ai distretti.
Il progetto So Main coinvolge nove aziende: Vismara Marine, studio Sgrò, Agenzia De Felice, Daxo, Cala de' Medici Servizi, Dedalo Solutions, Ambiente soc. coop. e Indiana Yachting. Il capofila è il centro per l'innovazione e lo sviluppo della nautica Navigo: 11, con le università, sono complessivamente i partner. Ed anche questa capacità di fare squadra, ha sottolineato l'assessore alle politiche del mare della Toscana che era presente al seminario, costituisce un ulteriore valore aggiunto.
Il progetto presentato nel corso del workshop al Carrarafiere potrà contare su un contributo di 1 milione e 231 mila euro, a fronte di un investimento totale di un milione e 813 mila euro. Complessivamente i sei progetti sulla nautica finanziati (e che coinvolgono trenta imprese) hanno ricevuto 6 milion i e 188 mila euro, per un investimento superiore ai 9 milioni.
La crisi ha messo in evidenza come, per essere pronti a cogliere la ripresa quando la crisi sarà alle spalle, sia importante puntare sull'eco-sostenibilità, che diventerà fattore di eccellenza, e sull'affidabilità dei processi produttivi. Una strada che la Regione aveva già imboccato, come ha ricordato l'assessore, e che servirà non solo perché la nautica toscana continui ad essere competitiva ma anche per salvaguardare conoscenze, professionalità e qualità del lavoro.
Il progetto So Main, che durerà quindici mesi e coinvolge tutte e cinque le province costiere toscane, si propone tutto questo.