È una foresta di libri quella che ha accolto i visitatori dell’edizione numero 83 di Pitti Uomo, che si è aperta questa mattina alla Fortezza da Basso. Al centro del salone fiorentino proprio il legame tra moda e libri, celebrato da tante istallazioni dentro e fuori gli stand degli oltre mille brand internazionali. È sempre più il mercato estero infatti a trainare il comparto moda italiano, come è stato sottolineato nella cerimonia d’inaugurazione, a cui hanno partecipato anche il sindaco Matteo Renzi e lo stilista Stefano Ricci.
"Il mondo sta tornando a consumare ed è disposto a comprare i prodotti belli e ben fatti che vengono dall'Italia – ha sottolineato il presidente di Sistema Moda Italia, Michele Tronconi – il saldo del tessile/abbigliamento a settembre 2012 è positivo per 6,4 miliardi: la stessa cifra degli ultimi tre anni è stata ottenuta in 9 mesi. Andremo a saldo commerciale 2012 molto più simile all'antecrisi”. Per aiutare le piccole e medie imprese che producono nel nostro Paese a conquistare i mercati stranieri arriva l’accordo firmato dal Centro di Firenze per la moda italiana con Unicredit. Per Ricci l'idea è quella di "sostenere ciò che è svanito in questi anni con gli spazi che le leggi internazionali hanno lasciato per offuscare il vero Made in Italy".
Tante le novità e le curiosità presentate della maison alla Fortezza, dai braccialetti eco-sostenibili di Cruciani al nuovo progetto di Roy Roger’s realizzato in pura lana proveniente al 100% dalla Toscana, fino ai manichini umani di Caruso, che ha sguinzagliato i suoi modelli in maschera per tutto il salone, in una manifestazione originale a sostegno dell’abito maschile sartoriale Made in Italy.
L’alta qualità come punto da cui ripartire è l’idea al centro anche dello stand di Cantarelli, che propone un’idea provocatoria: un apparecchio che misura la vista come metafora della necessità di tornare a vedere il valore vero della moda.
Tra le novità anche Play, la sezione dedicata allo sportswear, senza dimenticare New Beats, con i talenti emergenti, dove la moda diventa audace e lancia le tendenze più d’avanguardia. Un esempio? La felpa del futuro di Naif 1979, con uno spazio dove nascondere lo smarthpone, con tanto di cuffiette integrate nel cappuccio e cavi cuciti in modo invisibile.