La Toscana è la seconda regione toccata dal tour 2016 della Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, che anche quest’estate è partita per difendere i mari e le coste italiane. Fedele, da 30 anni, al suo lavoro di analisi della qualità delle acque, di denuncia dell’inquinamento e della scarsa e inefficiente depurazione dei reflui, delle speculazioni edilizie e della cattiva gestione delle coste italiane. Caparbia nel dedicarsi a proteggere il mare e le coste dalle illegalità di ogni sorta e valorizzare, invece, il patrimonio unico del nostro Paese.
Un viaggio lungo le coste della Penisola - realizzato grazie al sostegno del Consorzio obbligatorio degli oli usati (COOU) e dei partner tecnici NAU e Novamont - che terminerà a Ferragosto in Friuli-Venezia Giulia. L’imbarcazione ambientalista sarà ormeggiata da mercoledì 22 giugno, a Portoferraio – Isola d’Elba fino a venerdì 24 giugno.
I dati del dossier Mare Monstrum di Legambiente dimostrano quanto sia critica la situazione del “mare illegale” anche in Toscana. I reati ai danni del nostro mare che le forze dell’ordine e le Capitanerie di porto hanno intercettato nel corso del 2015 evidenziano un aumento su tutti i fronti. La Toscana si piazza al sesto posto nella classifica del mare illegale con 1293 infrazioni accertate, 1505 persone arrestate e denunciate e 293 sequestri: in pratica 2,2 reati per chilometro di costa. A fare la parte del leone, così come in buona parte dell’Italia, è il settore della pesca illegale, con 345 infrazioni accertate, 338 persone denunciate e 111 sequestri; seguito dalle infrazioni relative al ciclo del cemento 333 reati, 412 persone denunciate e 106 sequestri. Resta alto anche il numero delle infrazioni relative alla cattiva depurazione e agli scarichi selvaggi che sono state 295 (con 435 persone denunciate e 71 sequestri).
Con SOS Goletta, come sempre Legambiente assegna un compito importante a cittadini e turisti, a cui chiede di segnalare situazioni anomale foriere di inquinamento delle acque: tubi che scaricano direttamente in mare ma anche chiazze sospette. Ancora oggi, infatti, in Italia il 25% delle acque di fogna viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato. Per questo, il team di tecnici che accompagna la Goletta per condurre il monitoraggio scientifico delle acque, a caccia dei punti più critici, raccoglie anche le segnalazioni dei cittadini per approfondire la denuncia e farla arrivare alle autorità competenti. Per segnalare il “mare sporco” ci si può collegare a www.legambiente.it/golettaverde o scrivere a sosgoletta@legambiente.it inviando una breve descrizione della situazione, l’indirizzo e le indicazioni utili per identificare il punto, le foto dello scarico o dell’area inquinata e un recapito telefonico.
Ad accompagnare il viaggio di Goletta Verde ci sono però anche buone notizie: i comportamenti virtuosi e i provvedimenti importanti degli ultimi 30 anni nel nostro Paese, raccontati grazie a una mostra itinerante realizzata con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare e la collaborazione del parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e delle aree marine protettedi Cinque Terre, Secche di Tor Paterno, Regno di Nettuno, Costa degli Infreschi e della Masseta, Capo Carbonara, Isole Egadi e Isola di Ustica. Dal monitoraggio della qualità delle acque, alla legge sulle aree protette e sulla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità, passando per la prima commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, le battaglie contro i condoni edilizi e gli abbattimenti degli abusi, e infine la legge tanto attesa sugli ecoreati. La mostra che farà tappa nelle otto aree marine protette è una carrellata su tre decenni di politiche ambientali che racconta come l’Italia, nonostante tutto, sia cambiata in termini di difesa, tutela e innovazione.
L’inaugurazione è prevista a Portoferraio alle ore 18 di giovedì 23 giugno a bordo della Goletta Verde.