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La geotermia sposa la nutraceutica: a Chiusdino si coltiva l'alga spirulina

A fianco della centrale sarà realizzata una serra innovativa per la coltivazione che utilizzerà sia il calore geotermico che la Co2 carbon free

/ Redazione
Ven 13 Gennaio, 2017

La geotermia incontra la nutraceutica in Toscana: il risultato è un impianto pilota che sorgerà a fianco della centrale geotermica di Chiusdino, in provincia di Siena, dove sarà prodotta l’alga spirulina attraverso l’utilizzo della geotermia. Tutto questo grazie all’accordo firmato a Larderello da Enel Green Power e Co.Svi.G., che stanzieranno 100mila euro a testa per costruire la serra in cui sarà coltivata alga spirulina utilizzando sia il calore geotermico che la CO2 carbon free, prodotta dal processo di produzione geotermico e sostitutiva di emissioni naturali, utile nel favorire l’attività di coltura delle alghe.

A curare la sperimentazione saranno il Dipartimento di scienze produzioni agroalimentari e dell’ambiente dell’Università di Firenze, che attraverso una startup dell’Incubatore Universitario di Sesto Fiorentino si occuperà dello sviluppo degli inoculi e della formazione del personale impiegato nell’impianto, e il CNR per quanto riguarda la parte di monitoraggio e la caratterizzazione delle colture.

L’impianto pilota di Chiusdino sarà pronto per l’inizio della primavera, dopodiché comincerà l’attività di coltivazione delle alghe: al termine dei 12 mesi saranno valutati i risultati della sperimentazione. L’obiettivo, in caso di esito positivo, è di favorire l’avvio di questo tipo di attività su larga scala in tutti i territori geotermici della Toscana con benefici per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per l’occupazione.

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