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La Fiorentina riparte da Pioli: fiducia, onore e passione

Il neo mister: "La Fiorentina? Era l’unica squadra per la quale avrei scelto di rimanere in Italia". E sui Della Valle: "Un mio obiettivo è anche quello di fargli ritrovare l’entusiasmo"

/ Simona Bellocci
Mer 7 Giugno, 2017
pioli antognoni

Nel calcio le storie tra giocatori e società sono fatte di grandi amori, di strade che si dividono e si incontrano di nuovo, è il caso di Stefano Pioli, da oggi ufficialmente nuovo tecnico della Fiorentina.

Pioli aveva vestito la maglia viola da giocatore, portando anche la fascia di capitano. Erano gli anni tra l’89 e il ’95, con la quale ha disputato 5 stagioni in serie A e una in B. Oggi torna a Firenze in un momento particolarmente difficile, sia per i rapporti tra tifosi e società, sia per una piazza che ha voglia di ritrovare entusiasmo e risultati.

Così la Fiorentina ha scelto un ex, un uomo equilibrato e con i giusti valori per far tornare ad emozionare la città. Lui – nel suo primo incontro con la stampa – non ha regalato facili promesse, né tantomeno obiettivi certi. Quel che è certo – invece – e Pioli l’ha confermato a più riprese, è l’impegno e la determinazione che proverà a inculcare alla sua squadra.

“E’ sempre stato il mio desiderio quello di diventare allenatore della Fiorentina – ha detto in prima battuta -  Era l’unica squadra per la quale avrei scelto di rimanere in Italia. Sono contento, cercherò di trasmettere ai miei giocatori quanto sia importante giocare con passione, quanto sia importante sapere indossare questa maglia con onore e con grande determinazione per cercare di  ottenere i migliori risultati possibili”.

E quello della passione è il concetto sul quale Pioli ha insistito più volte nel corso del suo intervento. Passione ma anche determinazione e mentalità vincente. Quella che vuole il mister è una Fiorentina che scenda in campo sicura, fiera, pronta a giocarsi la sua gara.

“Cercherò  di mettere in pratica le mie idee e i miei concetti – ha ribadito l'allenatore. Voglio soprattutto una squadra che ci creda, che vada in campo pensando di poter vincere la partita. Una squadra propositiva che cerchi di fare la gara  e non di subirla”.

Una mentalità nuova quindi per una Fiorentina apparsa nella passata stagione quasi vittima di se stessa. Altalenante, incerta. Ha mostrato guizzi di ripresa per poi crollare nuovamente sulle proprie gambe.

Ed oggi cosa serve? Qual è la ricetta del nuovo mister per tornare a dare una nuova immagine alla Fiorentina? Pioli vuole innanzitutto una squadra giovane.  “E’ chiaro che ci saranno dei cambiamenti – ha annunciato -  prenderemo dei giocatori giovani, se possibile prenderemo giocatori italiani, con una cultura del lavoro attenta, precisa e questo è uno dei nostri obiettivi, costruire una squadra con una mentalità vincente”.

Si apre quindi un nuovo percorso per i viola, una nuova stagione. Firenze l’attende da tempo, spera nella ripartenza, spera di tornare a stringersi alla propria squadra. E di questo Pioli, che la tifoseria  la conosce bene, ne è pienamente cosciente.

“Credo la piazza voglia vedere una squadra che giochi bene a calcio ma soprattutto  che giochi con passione. Abbiamo una città alle spalle che possiamo rendere felice, con la quale condividere dei bei momenti. Ce ne saranno altri nei quali soffriremo insieme – ha ribadito il tecnico viola -  ma credo che serva giocare con passione e questo è il nostro obiettivo, dimostrare di essere all’altezza di questa piazza e di questa proprietà. Ho visto i fratelli Della Valle motivati, un mio obiettivo è anche quello di dargli delle giuste soddisfazioni e fargli ritrovare l’entusiasmo”.

I Della Valle appunto. Anche il rapporto tra i tifosi e la proprietà è sempre stato un po’ come i risultati della Fiorentina: altalenante. Picchi alti, bassi, euforia, sconforto, vicinanza, distacco. Come due che non sanno più amarsi.

E oggi? Pioli guarda al concreto. Sa che Firenze è stanca di parole e proclami. Oggi servono più che mai i risultati, quelli alla fine non mentono mai. “Non sono qui a chiedere tempo e pazienza – ha chiosato - so che i risultati nel nostro lavoro sono determinanti. So che la fiducia è una cosa importante,  è una cosa seria e ce la dobbiamo conquistare”.

Pioli proverà a farlo fin da questo pomeriggio, quando si terrà l’incontro con i tifosi al Fiorentina  Store, proprio di fronte allo stadio.  Il calcio è anche contatto, vicinanza con chi ogni domenica siede sugli spalti e incoraggia la squadra. Il primo risultato che serve è proprio quello, abbattere quel muro che separa squadra, società e tifosi. Questa è la prima barriera da abbattere, il resto verrà con il tempo, il lavoro e il gioco. E la passione – che come ha ricordato Pioli più volte – è alla base di ogni lavoro.