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La crisi colpisce le imprese rosaIn calo, ma in grande fermento

A metà dell'anno diminuiscono le ditte guidate da donne rispetto al 2013. La componente rosa, però, è delle più dinamiche del tessuto socio-economico toscano. Lo dice Unioncamere

/ Redazione
Lun 15 Settembre, 2014
imprese rosa

“Quella al femminile è una delle componenti più vitali del tessuto imprenditoriale regionale”, dice Stefano Morandi, vicepresidente di Unioncamere Toscana. “Di sicuro qualcosa si sta muovendo”, gli fa eco l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. Anche se i numeri sull'imprenditoria in rosa mostrano una realtà multiforme che risente della recessione in corso. A metà anno, infatti, si segnala un calo del numero di imprese al femminile rispetto al 2013.

Rimane marginale il ruolo delle imprese toscane guidate donne. Rappresentano solo il 16,7% del totale. E sono nella stragrande maggioranza ditte individuali, di piccole dimensioni seppure di facile avvio. Un quinto delle quali si trovano nel settore artigiano. Da segnalare, invece, come positivo il fatto che il 22,6% dell'universo delle imprese in Toscana sia guidato da donne. Migliore rispetto al livello nazionale che è fermo al 21,4%.

La vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi guarda il bicchiere mezzo pieno: “Bene che un terzo delle aziende giovanili toscane, quelle guidate da un under 35, abbia una donna al timone, e che un'impresa straniera su 4 sia 'rosa' (entrambi i dati superano quelli medi nazionali). Non fa altro che confermare le grandi potenzialità dell'imprenditoria femminile toscana la quale, se supportata con politiche adeguate, è in grado di offrire un contributo importante. É per questo che la Regione continua ad investire ogni anno risorse rilevanti per incoraggiare e stimolare le donne che hanno voglia di mettersi in gioco”.

L'assessore Simoncini rilancia sul fondo di garanzia a sostegno delle imprese in rosa: “Vanno riaperti i termini così come previsto dalla legge 21. Dal primo settembre è nuovamente attiva la misura Fare impresa, inserita nell'ambito del progetto Giovanisì. Una legge che ha già dato i suoi frutti, consentendo a tante imprese a titolarità femminile di accedere al credito. Oltre 1500 imprese create a seguito della legge 21 sono infatti al femminile”.