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La Biennale dell'Antiquariato in mostra a Palazzo Corsini

Dal primo al 9 ottobre a Firenze la 27° edizione della Mostra Mercato Internazionale che riunisce 88 antiquari, 74 italiani e 14 stranieri

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
biennale
Ottantotto antiquari, 74 italiani e 14 stranieri, "mezzo secolo e oltre di vita, e con la stessa passione di allora" come dice Giovanni Pratesi, Segretario Generale della Biennale dal 2001. Torna dunque la Biennale dell'Antiquariato, edizione numero 27 , allestita come sempre dal maestro Pier Luigi Pizzi, che aprirà a Palazzo Corsini dal primo al nove ottobre 2011. Era il 1959 infatti quando da una felice intuizione di Mario e Giuseppe Bellini nacque la più importante mostra di arte italiana nel mondo.

Le opere d'arte esposte da antiquari di tutto il mondo, sono le star indiscusse della mostra.
Ma, l'aspetto di cui si parla poco, sono gli interventi che la Biennale mette a disposizione per restaurare, attraverso i suoi eventi collaterali, molti dei tesori d'arte fiorentini. Ci piace ricordare che con i 10.000 Euro del premio per la scultura più bella presentata alla Biennale del 2009, sponsorizzato da ETRO, sono state restaurate opere molto importanti: quello del busto in terracotta policroma che raffigura Ludovico Martelli e relativo basamento, conservato al Museo di Casa Martelli, e al restauro del rilievo in marmo bianco di Antonio Rossellino Adorazione del Bambino e Annuncio ai pastori conservato al Museo Nazionale del Bargello. E per la XXVII Biennale il premio per il dipinto più bello, sponsor la Banca di Cambiano, sarà utilizzato per restaurare la lunetta raffigurante il Compianto sul Cristo morto di Lorenzo Sanseverino, conservato nella Galleria degli Uffizi dal 1815.

Visionando parte delle opere d'arte, notiamo come la Biennale sia ricca di oggetti molto diversi gli uni dagli altri. Si spazia dai dipinti ai piatti, dai libri antichi, alle sculture. Esaminando una coppia di tavoli torniti ed intagliati in legno di noce, col piano in marmo di Verona, al collezionista non può passare inosservata la loro singolarità. Furono probabilmente conservati nella biblioteca di un raffinato nobiluomo milanese. Tipica ne è infatti la foggia lombarda: il piano d’appoggio incassato è costituito da una spessa lastra in marmo di Verona.
Sarà presentata anche una grande specchiera veneziana con decorazioni, lumeggiature dorate e inserti in madreperla. Un importante documento di scena di vita settecentesca è il dipinto del pittore veronese Marco Marcola Festa in piazza, firmata e datata 1772. E' notevole la carica espressiva che il Marcola sa esprimere ai suoi personaggi colti nella realtà quotidiana della vita del tempo, rivelando un particolare senso di “humour”nell’evocazione dei vari episodi, dove si mescolano le classi sociali, dagli aristocratici ai popolani, dalla gente di teatro alle maschere, dai militari ai contadini. Di grande interesse è la riscoperta di due dipinti di Thomas Patch, Veduta dell'Arno con il ponte di Santa Trinita e Veduta di piazza della Signoria conservati per più di mezzo secolo in una collezione privata tedesca. Le due opere infatti sono un esempio tipico della produzione di Patch e raffigurano due dei luoghi più celebri di Firenze: Piazza della Signoria, presa da Nord, e con al centro della veduta i due edifici più famosi, Palazzo Vecchio e la Loggia dei Lanzi, e il ponte di santa Trinita preso dalla sponda di Oltrarno.

Non mancano i disegni, come i sette del Canaletto, provenienti da un’importante collezione privata, che riproduco schizzi di vedute di Venezia, preparatori per importanti dipinti; un disegno a pastello di Rosalba Carriera raffigurante il ritratto di Agostino Suarez, quelli a penna nera e guache bruna di Giandomenico Tiepolo firmati raffiguranti Cani in corsa e Tre cani in un paesaggi; un raro acquerello, matita, inchiostro e penna raffigurante l’Allegoria della città di Firenze, eseguito da Pietro Antonio Novelli.
Troviamo anche un libro antico, di Giuseppe Zocchi, Allegrini 1744, con ventiquattro vedute delle principali contrade, piazze, chiese e palazzi della città di Firenze. La legatura è in pieno marocchino rosso del tempo, il frontespizio e ventiquattro tavole a doppia pagina incise in rame da disegni dello Zocchi.

E' di Antonello Gagini il Frammento della antica tribuna della Cattedrale di Palermo, smontata nel 1797. Sul verso il marmo è stato riscolpito nel XIX secolo e presenta il ritratto del Cardinale Ferdinando Maria Pignatelli. Sarà presentata inoltre un’intensa scultura in terracotta che rappresenta Cristo Risorto di Alessandro Algardi, il maggiore scultore barocco insieme a Bernini e una serie di sei tondi in marmo su pietra di paragone raffiguranti personaggi della famiglia Petrucci, eseguiti da Antonio Montauti; oltre a una coppia di busti in marmo attribuiti alla Bottega di Lorenzo Bartolini, raffiguranti Napoleone e Maria Luisa D’Asburgo – Lorena.

Da segnalare un trittico di Alberto Arnoldi e cerchia del Maestro di Marradi, contenente una scultura lignea a tutto tondo, raffigurante Madonna col Bambino.

Questa è una sintesi degli oltre 3000 oggetti presenti in mostra. Su tutte le opere esposte alla Biennale vigilerà il Comitato scientifico, che dovrà verificare l'autenticità delle opere esposte, la loro conservazione e la loro corretta attribuzione. Il 28 settembre, due commissioni, la prima nominata dall'Ufficio Esportazione di Firenze, la seconda inviata dal Ministero per Beni e le Attività Culturali esamineranno le opere per le quali gli antiquari chiederanno gli attestati di libera circolazione, documento che permette alle opere d’arte italiane di circolare in ambito internazionale, e comunicheranno agli interessati nella stessa giornata stessa giornata la decisione sulla esportabilità o meno delle opere esaminate: un modus operandi unico della Biennale fiorentina, consolidato e affinato negli anni, che sottolinea l'internazionalità dell'esposizione.

Iniziative a corollario dell’evento.
La Biennale sostiene, come sempre, Corri la Vita, Associazione per lo studio e la prevenzione del tumore al seno, presieduta dalla Marchesa Bona Frescobaldi. Il primo ottobre si svolgerà la serata di beneficenza, e durante la cena saranno battute all'asta da Christie's opere d'arte donate dagli espositori della Biennale. Il ricavato dell'asta sarà interamente devoluto all'Associazione.
Il 5 ottobre saranno premiati il dipinto e la scultura più belli della mostra. I premi di 10.000 euro l'uno saranno destinati al restauro di un'opera d'arte del patrimonio culturale pubblico.
Il 6 ottobre sarà assegnato il premio "Il Lorenzo d’oro" a Piero Angela, per la sua lunga e felice carriera di regista di documentari.

Per informazioni
http://www.mostraantiquariato.it/

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